Al Museo della Fanteria una straordinaria mostra per scoprire da vicino Frida Kahlo
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Probabilmente era una giornata di marzo quella durante la quale si era svolto l’orribile processo di Salem, che aveva condannato a morte diverse persone poiché erano accusate di stregoneria. Salem però non era la sola città ad avere le streghe. Queste terribili creature si trovavano ovunque, perfino a Roma, ed erano tanto spaventose quanto irriconoscibili.
Erano delle terribili creature che spaventavano chiunque, sia i grandi che i più piccoli. Oggi le streghe sono considerate dei personaggi leggendari, che sono presenti nei libri delle favole oppure nelle storie dell’orrore, eppure un tempo si avvistavano ovunque.
Secoli fa le streghe subivano addirittura dei lunghi processi. Venivano sottoposte a delle orribili torture nate con l’obiettivo di smascherare la loro stregoneria. La maggior parte delle volte erano però delle persone innocenti che venivano accusate ingiustamente perché erano diverse dalle altre, sia nell’aspetto fisico che psicologico.
Molto spesso infatti erano le persone deboli ed emarginate a essere accusate di stregoneria. Erano un ottimo capro espiatorio e venivano sacrificate per scacciare via la sfortuna o semplicemente il male.
Secoli fa ad esempio oltre 100 persone erano state condannate perché erano considerate delle streghe. Avevano quindi subito un terribile processo conosciuto oggi come quello di Salem.
Tutto era iniziato nel piccolo villaggio di Salem, all’interno del quale alcune ragazze erano state condannate per stregoneria perché si comportavano in un modo davvero strano.
Avevano dei disturbi psicologici e per questo motivo avevano subito un lunghissimo e dolorosissimo processo. A loro poi se ne erano aggiunte anche tante altre poiché anche il minimo sospetto era messo in dubbio. In quel periodo l’avvistare una strega e smascherarla era davvero all’ordine del giorno.
Per un tempo anche nei dintorni di Roma si avvistavano le streghe. Erano delle creature davvero malefiche che cercavano d’infastidire i popolani e in modo particolare i bambini, le loro prede preferite.
Alcune leggende raccontano che erano spesso viste a Calcata, che non a caso oggi viene curiosamente chiamata “La città delle streghe”. Ancora oggi sembra di sentire il canto delle streghe se si ascolta attentamente il fruscio del vento.
Ad Albano erano invece i folletti a disturbare i poveri popolani. Erano degli esserini dispettosi e facevano di tutto per far sbagliare strada a chi si addentrava nei boschi. Alcuni di loro si divertivano addirittura a rubare nelle case. Erano davvero insopportabili.
Anche a Rocca di Papa le streghe venivano spesso scovate. Si facevano spesso stanare mentre disturbavano gli animali, facendoli correre fino allo sfinimento. Le leggende poi raccontano che una volta un certo Checchino aveva trovato una di loro mentre stava infastidendo un suo cavallo.
Con coraggio il contadino l’aveva afferrata per i capelli con l’intenzione di ucciderla, ma poi aveva deciso di liberarla perché in cambio la strega aveva promesso la salvezza di Checchino e delle sue future sette generazioni.
A quanto pare prendere una strega per i capelli era l’unico modo per poterla affrontare senza subire nessun maleficio. Le streghe erano delle creature davvero spaventose ed era impossibile sfuggire alle loro fatture.
Si intrufolavano poi ovunque, ma soprattutto nelle stalle e nelle case. Riuscivano a entrare con facilità in ogni luogo, passando per le serrature delle porte oppure trasformandosi in dei piccoli animali.
Erano veramente terribili e tutti erano sotto il loro mirino, soprattutto i più deboli. Si divertivano per esempio a disturbare i bambini, anche quelli che si trovavano nel grembo delle loro mamme. Tormentavano poi i cavalli, facendo delle trecce sulle loro criniere e riempendoli di magie.
Il solo modo per sconfiggerle era quindi prenderle di sorpresa, oppure allontanarle con il sale, o ancora distrarle posizionando una scopa davanti alle porte delle case e dove era possibile delle stalle.
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