Dario Argento, il maestro dell’horror italiano
Ha scritto pellicole che hanno terrorizzato in tutto il mondo, il regista non smette di stupire e continua a essere il punto di[...]
Ripercorriamo le tappe della storica elezione di Papa Giovanni Paolo II, al secolo Karol Wojtyla, arcivescovo di Cracovia eletto con il conclave del 16 ottobre 1978 seppur non rientrasse tra i candidati favoriti.
Il 1978 è un anno particolare, per lo Stato Vaticano: circostanze particolarmente avverse spinsero a indire due conclavi a soli due mesi di distanza l’uno dall’altro. Il conclave del 25 e 26 agosto aveva, infatti, dopo quattro scrutini, decretato come nuovo pontefice il cardinale Albino Luciani, con il nome di Giovanni Paolo I. Quello di Luciani, però, era destinato a rivelarsi il periodo di pontificato tra i più brevi in assoluto nella storia della Chiesa: la sua morte improvvisa, avvenuta il 28 settembre 1978 per un infarto miocardico all’età di sessantasei anni, gettò la Curia nello sconcerto e nel panico. Dopo solo trentatré giorni dall’elezione fu necessario procedere con un protocollo straordinario: un nuovo conclave si tenne nelle giornate dal 14 al 16 ottobre 1978, nel frenetico contesto degli anni di piombo e a seguito della inaspettata dipartita di Giovanni Paolo I. Ricercare un uomo adatto a ricoprire la massima carica della cristianità e in così poco tempo non era affare da poco.
Convocato per il 14 del mese di ottobre, il conclave si svolse nella Cappella Sistina e richiese otto scrutini, esattamente il doppio di quanti se ne erano resi necessari nella riunione precedente, per stabilire l’elezione ed emettere la proverbiale fumata bianca, che si produce quando un nominativo riceve i due terzi delle preferenze bruciando le schede dell’elezione in una apposita stufetta allestita in un locale attiguo alla Cappella Sistina così che il fumo, uscendo da un camino visibile da Piazza San Pietro, annunci al mondo l’avvenuta elezione. Quell’ottobre 1978, nei giorni precedenti l’inizio del conclave, il clima all’interno delle mura vaticane era scoppiettante: incontri informali tra i cardinali sancirono le preferenze che si saldarono in due blocchi contrapposti per quanto riguardava i candidati italiani. Tra i porporati più conservatori, il favorito era Giuseppe Siri, desideroso di proporsi in continuità con il brevissimo pontificato del suo predecessore e votato a una restaurazione dottrinale orientata a un disciplinamento delle derive più progressiste e “a sinistra” politicamente del Concilio Vaticano II. A opporsi alla candidatura di Siri intervennero i cardinali del “centro montiniano”, che puntavano sull’elezione di Giovanni Benelli, molto apprezzato sia nel terzo mondo che nell’est europeo. A pochissime ore dal conclave, l’uscita di un’intervista non ufficiale strappata a Siri dal giornalista Gianni Licheri scosse il cardinalato per i molti elementi critici e contraddittori che emergevano dalle dichiarazioni rilasciate dal favorito della curia. Pur ottenendo entrambi i voti oltre la maggioranza, per i primi tre scrutini né Siri e né Benelli riuscirono mai ad avvicinarsi ad ottenere il quorum di 75 preferenze: presto apparve chiaro che l’elezione di un italiano, vista l’impossibilità di unificazione tra schieramenti dottrinali e politici contrapposti, era da scartare. Per uscire dalla situazione di stallo, il conclave si orientò sulle eminenze straniere più gradite.
Come preconizzato confidenzialmente cinque mesi prima dal segretario di Stato di Paolo VI, Jean Villot, al diretto interessato, Karol Wojtyła conquistò, all’ottavo scrutinio, 99 voti su 11. Pare che Villot avesse confidato all’allora arcivescovo di Cracovia: «Lei, eminenza, è l’unico che possa raggiungere i due terzi in conclave». Nel tardo pomeriggio del 16 ottobre dal comignolo della Sistina si levò la fumata bianca e alle 18:45, il cardinale protodiacono Pericle Felici annunciò l’Habemus Papam. Karol Wojtyła era il primo papa non italiano dai tempi dell’olandese Adriano VI, che rivestì il ruolo di pontefice per un solo anno, dal 1522 al 1523, nonché il primo polacco.
Ha scritto pellicole che hanno terrorizzato in tutto il mondo, il regista non smette di stupire e continua a essere il punto di[...]
Marcello Mastroianni è stato senza dubbio uno dei nomi più illustri del cinema italiano e internazionale. Con la sua eleganza innata e il[...]
Francesco Totti è stato il simbolo della Roma per due decenni, i suoi goal hanno regalato trofei e gioie ai tifosi, ecco i[...]
Sophia Loren è tra le attrici più amate a livello mondiale del nostro cinema, è stata diretta dai più grandi registi, ecco le[...]
Hai mai ascoltato la musica di Fulminacci? È un giovane cantautore di Roma che sta conquistando l’Italia con il suo particolare stile, che[...]
Pippo Franco ha fatto divertire intere generazioni con le sue canzoni e la sua comicità che lo ha reso un personaggio davvero unico![...]
Pierfrancesco Favino è uno degli attori più rispettati e versatili del cinema italiano contemporaneo. Conosciuto per le sue interpretazioni intense e la sua[...]
Trent’anni di carriera, tanti successi in testa alle classifiche, Alex Britti è uno dei chitarristi migliori che abbiamo in Italia. Lo testimonia la[...]
Nanni Moretti è tra i registi capitolini più amati, scopriamo le pellicole più celebri e l’evoluzione della sua poetica filmica, dagli esordi agli[...]
Daniele Silvestri è il maestro che sa come far vibrare il cuore e la mente a suon di note. Con il suo talento[...]
Sergio Castellitto è una delle figure più emblematiche del cinema contemporaneo. Nel corso della sua carriera ha saputo affermarsi come attore, regista e[...]
Tra i cantautori romani più amati, Amedeo Minghi ha scritto brani entrati nell’immaginario collettivo, storie semplici ed intrise di sentimenti autentici. Scopriamo i[...]
Dalla hit “La notte vola” ai tanti programmi di cui è stata protagonista in televisione, Lorella Cuccarini ha collezionato molti successi nel corso[...]
Tra gli attori romani che è rimasto maggiormente nell’immaginario collettivo dei capitolini è Mario Brega: ecco alcune sue celebri interpretazioni ed esempi di[...]
Ha vestito per tutta la sua carriera da calciatore la maglia della sua squadra del cuore, la Roma, e adesso Daniele De Rossi[...]