Cicerone, la voce della Repubblica Romana
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Nella storia di Roma non mancano i racconti misteriosi ma soprattutto le vicende d’amore, come ad esempio quella di Ottaviano e Livia, una coppia tanto appassionata quanto stratega destinata ad essere legata fino alla morte.
Tra i personaggi che hanno lasciato un importante segno nella storia romana, vi sono sicuramente Ottaviano Augusto e sua moglie Livia Drusilla. Entrambi sono stati i primi Imperatori di Roma e si sono sposati proprio il 17 gennio nel 38 A.C. Le loro strade si sono incrociate in un modo davvero particolare e li ha legati fino alla morte ma soprattutto li ha portati a fondare una grande dinastia, quella Giulio-Claudia.
Cominciamo però dall’inizio. Ottaviano era il nipote di Giulio Cesare ed era stato adottato come figlio affinchè un giorno avesse potuto governare su Roma. Prima di conoscere Livia era sposato con Scribonia ed aspettava una figlia, Giulia.
Anche Livia prima di incontrare Ottaviano era sposata ed aveva un figlio, Tiberio. Suo marito era il cugino Tiberio Claudio Nerone ed apparteneva ai nemici di Ottaviano. Per questo motivo per anni Livia e la sua famiglia avevano viaggiato in Europa da esiliati. Erano stati in Grecia ed in Sicilia ma poi avevano fatto ritorno a Roma grazie ad un’amnistia firmata da Ottaviano.
Proprio questo atto di clemenza di Ottaviano aveva fatto incontrare l’Imperatore con Livia. Il loro era stato davvero un bel colpo di fulmine che li aveva fatti innamorare e successivamente sposare, ma non prima di aver divorziato dai loro consorti.
Il matrimonio tra Livia ed Ottaviano non era stato soltanto un atto d’amore ma una strategia. L’unione tra la famiglia di Livia con quella di Ottaviano stesso aveva anche portato la pace su Roma e per questo motivo la coppia era ben vista dal popolo romano.
Livia poi era una donna di grande esempio per la società. Era fedele a suo marito e lo consigliava e seguiva in ogni sua decisione. Si prendeva poi cura della casa, dei figli Tiberio e Druso e gestiva anche alcuni affari di Ottaviano. Veniva quindi rappresentata come la matrona perfetta e come una donna consapevole della sua ricchezza ma comunque sia sobria. Spesso Livia veniva infatti paragonata ad una figura divina, ovvero alla dea Cerere, la madre della terra, oppure a Giustizia.
Era poi una donna giusta, che concedeva la libertà agli schiavi più fedeli e che si batteva per i diritti delle altre donne. Oggi infatti può essere considerata come la prima femminista della storia che ha fatto si che anche le matrone romane potessero avere alcuni privilegi.
Al tempo stesso però il popolo di Roma vedeva Livia come una grande stratega ed un’amante del potere che voleva assicurare ad ogni costo un suo figlio come erede al trono. Anche per questo motivo veniva chiamata “l’Ulisse in gonnella“.
Ottaviano però aveva cinque possibili eredi. Druso e Tiberio, che erano figli di Livia, e poi Gaio, Lucio ed Agrippa Postumo che invece erano i nipoti dell’Imperatore e figli di Giulia. Non era quindi facile per Livia far salire qualcuno dei propri figli al potere, eppure inaspettatamente ci riuscì perchè fatalmente quasi tutti gli altri eredi morirono uno ad uno. I primi furono Druso e Gaio che caddero in battaglia. Il terzo a scomparire fu Lucio che invece morì a causa di una malattia sconosciuta. Agrippa invece venne esiliato dallo stesso Ottaviano perchè ritenuto poco adatto al trono. Ad Agrippa interessavano la lussuria ed il gioco d’azzardo mentre un Imperatore doveva avere un comportamento giusto.
Rimaneva quindi un solo erede, Triberio, il primo figlio di Livia. A differenza di sua madre però Tiberio non amava il potere e non adorava neanche Ottaviano. Tra i due infatti non c’era un buon rapporto e anche per questo motivo Tiberio aveva scelto di autoesiliarsi nell’isola di Rodi insieme alla donna della sua vita. Livia però era una donna davvero convincente e pressante ed era riuscita a far tornare il proprio figlio a Roma e a farlo incoronare Imperatore alla morte di Ottaviano. Tiberio però di conseguenza aveva dovuto rinunciare all’amore della sua vita ed era stato costretto a sposarsi con la sua sorellastra Giulia.
Alla morte di Augusto, Tiberio era quindi diventato il nuovo Imperatore di Roma. Al suo fianco era stata eletta anche un’Imperatrice ma non era sua moglie Giulia bensì Livia. Ottaviano poco prima di morire aveva espresso il desiderio di adottare Livia e di dichiararla come madre, figlia e quindi come Imperatrice. Il suo era stato un atto sconvolgente anche per Livia stessa che ora aveva ottenuto ogni potere imperiale e che poteva governare insieme a suo figlio.
Tiberio però si sentiva troppo pressato dall’influenza della madre e non era per nulla contento della situazione. Per questo motivo appena gli fu possibile la escluse da ogni affare pubblico. Livia morì quindu nella totale solitudine 15 anni dopo la morte di Ottaviano, ad 86 anni. Scampariva così la prima ed unica Imperatrice della storia di Roma.
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