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È un piccolo e delizioso tesoro italiano, perfetto da gustare da solo oppure in compagnia di un dolce. Sapevate però che un tempo lo zabaione era anche usato dalle coppie per riaccendere la passione?
Tutti amano lo zabaione, la deliziosa crema alcolica che riscalda le pance durante le stagioni più fredde, ma che in realtà è perfetta da gustare per tutto l’anno.
C’è infatti chi preferisce assaggiarla durante l’estate, accompagnata da una soffice pallina di gelato. Addirittura c’è chi ama bere lo zabaione come se fosse un normale alcolico, in compagnia di qualche cubetto di ghiaccio.
In qualsiasi variante lo si propone resta comunque qualcosa di leggendario, esattamente come le storie che si nascondono dietro le sue origini.
C’è infatti chi pensa che lo zabaione sia nato a Reggio Emilia, grazie al capitano di ventura Giovan Paolo Baglioni, conosciuto anche come “Zvàn Bajòun”. Pare che insieme alle sue truppe sia arrivato a Reggio Emilia nel 1471 e che non trovando nulla da mangiare, abbia mandato i soldati alla ricerca di cibo.
Sfortunatamente però neanche i compagni di Baglioni riescono a trovare del cibo, ad eccezione di alcune uova, dello zucchero e infine del vino. Nessuno si aspettava che proprio dall’unione di questi semplici ingredienti sarebbe nato il delizioso zabaione.
Sono tante le storie che si nascondono dietro le origini del delizioso zabaione e una di queste coinvolge anche Roma, l’eterna città.
Nel cuore della Capitale ci sono oltre 900 chiese, ma tra queste ve ne è una davvero particolare che si trova nella zona di Trastevere. È la Chiesa dei Santi Quaranta Martiri e San Pasquale Baylon.
Oggi quest’ultimo è considerato il protettore dei pasticcieri ma anche le donne gli sono particolarmente devote. Pare infatti che un tempo molte donne andavano in pellegrinaggio nella sua chiesa, con lo scopo di ricevere una grazie e trovare marito.
In realtà sembra che anche molte donne già sposate andassero a trovare il Santo, per cercare però di riaccendere la passione tra loro e i loro partner.
Si racconta in modo particolare di una donna che pregava continuamente San Baylon di riaccendere il desiderio tra lei e il proprio marito. La cosa stupefacente è che sembra che il Santo una notte le sia apparso in sogno alla donna per suggerirle come soluzione la ricetta dello zabaione, il cui nome potrebbe essere nato proprio in onore di San Baylon.
Ancora oggi è difficile capire la vera storia dello zabaione. La prima vera ricetta dello zabaione compare solamente nel 1662, in un ricettario di Bartolomeo Stefani, il cuoco della famiglia Gonzaga.
Nella sua ricetta, proponeva di creare una deliziosa crema utilizzando solamente delle uova, lo zucchero e infine il vino bianco.
Consigliava di far sciogliere del burro in un tegame di pietra e di aggiungervi poi un composto di uova, vino e zucchero. Il tutto andava fatto cuocere fino ad ottenere un composto solido ma cremoso, da guarnire con della cannella.
Era una ricetta molto simile a quella che tutti oggi conosciamo, che prevede di montare i tuorli delle uova con lo zucchero e di farli cuocere in un pentolino insieme a del vino o del Marsala.
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