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Luigi Vanvitelli, l'uomo che salvò il progetto der cupolone

foto di: Immagini prese dal web

È stato una delle menti più geniali del 1700 ed attraverso le sue idee è riuscito a realizzare alcune delle più belle costruzioni di tutta l’Italia. Luigi Vanvitelli è stato un architetto prodigioso senza il quale probabilmente oggi non esisterebbe la grande cupola di San Pietro, il simbolo di Roma.

Una mente geniale

Era il 1773 l’anno in cui ci lasciava uno degli architetti più importanti del neoclassicismo italiano, Luigi Vanvitelli. Senza di lui oggi alcune opere come la reggia di Caserta o il cupolone di San Pietro non esisterebbero. Sono state infatti le sue idee ed i suoi progetti a far si che queste grandi strutture prendessero vita.

Luigi Vanvitelli non è stato però solamente un grande architetto, ma anche un ottimo pittore. Il suo amore per l’arte è infatti nato grazie alla pittura. L’artista da giovane dipingeva molto insieme a suo padre, che è stato il suo primo maestro e che lo ha avvicinato a questo incantevole mondo.

Insieme alla sua famiglia Vanvitelli si era trasferito a Roma quando era ancora molto piccolo. Era cresciuto quindi nel cuore di una delle città più artistiche del mondo, ed aveva preso spunto poi dai suoi magnifici monumenti.

Anche per questo motivo il suo stile veniva considerato come una fusione dell’antico con il nuovo, del neoclassico con il rococò. Ancora oggi infatti molti storici d’arte si scontrano per dargli una definizione precisa, ma non ci riescono mai.

Un progetto salvato

La vita di Vanvitelli è stato un continuo girare nelle più grandi città d’Italia. In tanti chiamavano il prodigioso architetto, anche i personaggi più illustri, come i Borbone ed i papi. Per loro aveva realizzato diverse opere, tra cui la meravigliosa reggia di Caserta e l’acquedotto che gli fornisce l’acqua. Ancora oggi il palazzo è considerato il più grande di tutta l’Italia e se la gioca benissimo con le più belle costruzioni del mondo, come ad esempio la casa del Sultano del Brunei.

È poi grazie a Vanvitelli se oggi esiste uno dei simboli più amati di Roma, il maestoso cupolone di San Pietro. La sua costruzione è stata davvero problematica e per anni diverse persone hanno lavorato al suo progetto, tra cui lo stesso Vanvitelli.

Proprio lui infatti aveva proposto di inserire nella maestosa struttura alcuni cerchioni in ferro, affinché questa potesse reggersi. All’inizio però la sua idea non era stata presa in considerazione dal Papa. Temeva che l’uso del ferro avrebbe rovinato l’idea iniziale della forma della cupola. È servito infatti l’aiuto di alcuni matematici e studiosi per far cambiare opinione al Papa.

Qualche anno dopo i cerchioni sono stati finalmente fissati. Probabilmente senza l’aiuto di Vanvitelli la grande struttura non sarebbe mai nata del tutto ed oggi Roma non avrebbe quell’enorme cupolone che da secoli veglia su tutta la Capitale.

Una nuova vita della Basilica

Per anni quindi le idee di Vanvitelli hanno dato vita a delle costruzioni magnifiche che oggi si trovano in tutta l’Italia ma soprattutto in Campania, nelle Marche ed a Roma. Oltre al cupolone Vanvitelli è riuscito ad esempio a restaurare l’enorme Basilica di Santa Maria degli angeli e dei martiri.

Si tratta di un’enorme chiesa, che è stata costruita nel cuore delle terme di Diocleziano e che all’inizio era stata lavorata da Michelangelo. Tuttavia nel 1748 la Basilica aveva bisogno di un restauro, che gli potesse dare una nuova vita, e per questo motivo era stato chiamato Vanvitelli.

L’architetto era riuscito nel suo progetto e la grande Basilica assume ora un aspetto del tutto diverso rispetto a quello originale, molto più moderno e sfarzoso. Il progetto di Vanvitelli però è stato vittima di molte polemiche per questo motivo, anche se quella particolare Basilica è oggi una delle più stupefacenti di tutta Roma.