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Raffaella Carrà, l'icona della televisione che con la sua scomparsa ha generato un vuoto incolmabile

foto di: Immagini prese dal web

È stata un pilastro della televisione e con la sua scomparsa ha generato un enorme vuoto. Oggi avrebbe compiuto 80 anni. Quali erano le tue canzoni preferite?

Un volto iconico

Avrebbe compiuto 80 anni proprio oggi, ma un brutto male l’ha fatta spegnere due anni fa e da quel momento il mondo dello spettacolo è diventato un po’ più vuoto. Si percepisce molto l’assenza di Raffaella Carrà, del suo caschetto biondo e del suo squillante “Carramba!”.

Non era solamente una persona capace d’intrattenere, ma un personaggio che nel tempo era diventato caro a chiunque, soprattutto ai telespettatori. Li aveva fatti cantare, ballare, divertire ed emozionare. Era l’icona dello spettacolo e anche per questa ragione dal 6 al 12 luglio in televisione andrà in onda uno spettacolo dedicato a Raffaella Carrà che ripercorrerà la sua carriera e regalerà a tutti il ricordo di una splendida showgirl.

Una ricerca dell’indipendenza

È sicuramente una delle canzoni di maggiore successo della Carrà e un pezzo che nonostante sia stato rilasciato negli anni ’70 viene ancora cantato e ballato da chiunque.

Rumore” è infatti un brano tutto da ballare e urlare a squarciagola, anche se racconta di una donna che appena sente un rumore in casa vorrebbe tornare dal suo compagno, che però ha lasciato perché vorrebbe avere maggiore indipendenza. È in pratica una canzone piena di controsensi, che però non si smette mai di adorare.

Un inno alla libertà

Anche “Tanti auguri” è una delle canzoni più celebri di Raffaella Carrà, che per anni chiunque ha cantato e ballato.

Un inno alla libertà della donna, che si sveste del ruolo di madre e procreatrice e si concede del piacere e del divertimento. In pratica è un brano provocatorio, che attraverso le note sfida i tabù dell’epoca.

Un invito al rischio

Probabilmente però il brano più iconico di Raffaella Carrà è “Chissà se va“, un pezzo del 1971 che è stato anche la sigla del programma “Canzonissima“.

È un inno alla vita e a rischiare, perché sebbene la vita possa regalare diversi punti di domanda, è sempre bene e rischiare di ottenere o perdere qualcosa, piuttosto che stare fermi e perderla direttamente. Perché alla fine, anche se si cade, ci si può comunque rialzare e tornare a sorridere alla vita con la consapevolezza di averci provato.