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"Ritorno al crimine", dal 29 ottobre al cinema


Se pensavate, che la scena finale di “Non ci resta che il crimine” fosse la conclusione aperta di quel film, allora non potete perdervi il seguito. “Ritorno al Crimine”, la nuova pellicola di Massimiliano Bruno, arriva al cinema dal 29 ottobre!

Non ci resta che il crimine

Non ogni creazione resta Opera aperta alla Eco, anzi, in una società come la nostra, appassionata di serie tv e continuità, è sempre più in voga la realizzazione di secondi capitoli e sequel. Al mirino del to be continued, ormai, non sfugge più nulla, tanto meno l’ambito cinematografico: lasciando in-concluso un primo film, mediante la realizzazione di finali accattivanti, dotati di suspence, se ne sviluppa una seconda parte e, chissà, forse anche una terza! Questo il caso di un film brillante come Non ci resta che il crimine. Uscito nelle sale cinematografiche a Gennaio 2019, infatti, la storia aveva lasciato tutti col fiato sospeso, stuzzicando la curiosità di ognuno, tramite l‘inseguimento automobilistico finale. Il sipario, che fino alla fine era sembrato calare a favore dei protagonisti, non era stato chiuso affatto e a testimoniarlo, l’immagine di Renatino (Edoardo Leo) in corsa dietro i tre amici. Moreno, Sebastiano e Giuseppe (rispettivamente, Marco Giallini, Alessandro Gassmann e Gianmarco Tognazzi), insieme a Gianfranco (Massimiliano Bruno), saranno ancora i coraggiosi avventurieri del seguito, ma vi ricordate la trama del precedente film?

Fra scommesse calcistiche e criminalità

Roma, 2018: tre amici tentano di fare fortuna, organizzando un tour, in giro per la città, alla scoperta dei luoghi simbolo della Banda della Magliana. Tuttavia, durante una pausa caffè in un bar, scoprono un ponte temporale Einstein-Rosen e si ritrovano catapultati nella Roma, dei mondiali, del 1982. Inizialmente persi, si rendono conto di avere dalla loro parte un’incredibile carta vincente: la conoscenza del futuro. Se, da un lato, sfruttano i loro ricordi calcistici, per fare soldi; dall’altro cominciano, però, ad indebitarsi con Renatino, il boss della Banda della Magliana. Per questo, Giuseppe viene rapito: il riscatto salderà il debito con la banda. Di qui, il film sarà una corsa verso il salvataggio dell’amico, ma anche verso la rapina finale dei soldi della banda, nascosti sotto la basilica di Sant’Apollinare. Tra peripezie e inganni, la storia si concluderà con loro che, ritornati alla realtà, credono di averla scampata e si dirigono il nascondiglio del tesoro. Sono convinti di aver distrutto il passaggio, ma Renatino è riuscito ad attraversare il portale prima che si richiudesse.

Ritorno al crimine

Dopo le superbe e dettagliate descrizioni degli anni ’80, del precedente capitolo, dove si finirà stavolta?
Poche notizie sul sequel di Non ci resta che il crimine, ma qualche piccola anticipazione è stata fatta. Dopo essere usciti indenni dall’incontro con la Banda della Magliana (forse), i criminali improvvisati si metteranno sulle tracce di una donna in fuga, Sabrina (Loretta Goggi), l’ex di Renatino, fuggita a Montecarlo. L’affascinante ragazza non ha solo rubato il cuore di Sebastiano, ma si ha rubato anche i loro soldi. Questo non sarà, tuttavia, l’unico problema di cui si dovranno occupare i quattro: sul loro cammino, piomberà, infatti, uno sfacciato mercante d’arte, Ranieri (Carlo Buccirosso).
Tutti ingredienti per una nuova incredibile avventura, che vedrà il gruppetto cimentarsi in un’altra serie di pericoli e colpi di scena. Non ultima, mentre tornerà a perseguitarli il passato, rappresentato dal losco boss Renatino, la presenza armata di qualcun altro, con intenti per nulla pacifici, si farà avanti!

Siete curiosi?