Tanti auguri a Michelangelo Buonarroti, la mano d'oro del Rinascimento | Roma.Com

Tanti auguri a Michelangelo Buonarroti, la mano d’oro del Rinascimento

È considerato il più grande artista di tutti i tempi ed oggi avrebbe spento ben 547 anni. Quali sono le opere che preferite di Michelangelo Buonarroti?

Il più grande artista di sempre

Era il 6 marzo il giorno in cui nasceva il più grande artista di tutti i tempi, Michelangelo Buonarroti. Da secoli le sue opere sono considerati dei capolavori che sono custoditi nelle più belle città d’Italia ed in particolar modo a Roma e Firenze.

Per tutta la vita Michelangelo ha lavorato a queste opere che lo hanno reso l’artista più famoso e pagato del 1500 insieme a Raffaello Sanzio. Era infatti un artista molto ricercato che negli anni ha avuto di lavorare per le persone più importanti del periodo come ad esempio i papi e la famiglia dei Medici.

La sua mente geniale, lo scalpello ed il pennello hanno dato vita negli anni delle opere che oggi hanno un valore inestimabile e che sono considerate tra le più belle del mondo. Basta pensare ad esempio all’immensa cupola di San Pietro, alla Cappella Sistina, oppure al Mosè. Sono dei veri capolavori dell’arte dalla fama mondiale ed è praticamente impossibile non conoscerli.

La “Conversione di San Paolo”

È davvero difficile quindi non conoscere i lavori più importanti di Michelangelo, ma è bene sapere che durante la sua vita l’artista ha anche dato vita a delle opere meno conosciute che sono comunque dei capolavori. Tra queste c’è ad esempio la “Conversione di San Paolo” che si trova nella Cappella Paolina, nel cuore del Vaticano.

Si tratta di un lavoro che era stato commissionato da Papa Paolo III, lo stesso che qualche anno prima aveva affidato a Michelangelo la decorazione della Cappella Sistina. In realtà però il Papa voleva che l’artista dipingesse tutta la Cappella ma in realtà Michelangelo era piuttosto anziano e non era più in grado di compiere un’impresa del genere.

Aveva quindi dipinto la facciata principale ed aveva rappresentato Saulo che illuminato da un raggio divino era caduto da cavallo mentre si dirigeva a Damasco. Si tratta di un’opera maestosa che rappresenta la vicenda nei minimi dettagli. La cosa buffa però è che pare che il Santo somigli molto a Papa Paolo III che aveva commissionato il lavoro a Michelangelo.

Porta Pia

Una delle ultime opere realizzate da Michelangelo è la “Porta Pia”, famosissima per la “Breccia di Porta Pia” che i bersaglieri avevano fatto con i cannoni per entrare a Roma nel 1870.

Si tratta di una struttura che Michelangelo ha lavorato all’età di 85 anni e che è costituita da due grandi facciate, una interna ed una esterna. Tra queste due si trova oggi il Museo Storico dei Bersaglieri, mentre un tempo c’era l’ufficio per la dogana

Porta Pia era stata commissionata da Papa Pio IV dei Medici di Milano, che voleva completare il percorso di una via chiamata Pia. Si tratta quindi di un’opera dallo stile rinascimentale e barocco.

La “Crocifissione di San Pietro”

L’ultimo affresco dipinto da Michelangelo è invece “La crocifissione di San Pietro”, ed è custodito all’interno della Cappella Paolina, in Vaticano. Si tratta di un’opera tecnicamente difficile da realizzare, nella quale viene rappresentato San Pietro che viene crocifisso a testa in giù.

Da notare è lo sguardo che il Santo in modo tenebroso rivolge a chi lo osserva e la totale assenza di Dio. Questi dettagli raffigurano molto bene il momento di difficoltà che vive il Santo ma soprattutto il dolore di Dio nell’assistere ad una simile scena.

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