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Il 2 ottobre è la giornata dei nonni. Sapevate però che a loro viene anche dedicato un fiore? E come erano considerati i nonni ai tempi di Roma antica? Scopriamolo insieme.
Ai tempi antichi i nonni non avevano la stessa importanza che hanno oggi. Erano semplicemente definiti come anziani ma facevano comunque parte della famiglie. Alcune culture disprezzavano il ruolo che avevano, altre invece lo veneravano.
Oggi poi siamo abituati a considerare anziane le persone che si aggirano intorno ai 70 anni, prima invece l’età senile si aveva a soli 30 anni, nel momento in cui si iniziavano ad avere le prime rughe ed i capelli bianchi. Per coprire questi piccoli segni dell’età gli orientali ricorrevano alle droghe ed ai rimedi magici.
Ad Atene invece gli anziani venivano addirittura eliminati dalla società perché non avevano più la bellezza e intelligenza di un tempo. A Sparta erano invece delle figure privilegiate che potevano ancora governare perché erano sagge nell’anima.
Queste due visioni erano oggetto di discussione di filosofi greci come Platone ed Aristotele, e romani come Cicerone. Quest’ultimo credeva che gli anziani fossero perfetti per le attività intellettuali ma anche per dedicarsi alla vita dei campi. I nobili più attempati trascorrevano infatti i loro ultimi tempi negli orti per concludere la loro vita nel migliore dei modi. Per Seneca invece le persone anziane non erano più degne di vivere, per questo motivo era meglio si fossero suicidati.
Per Romolo invece la situazione era ben diversa. Quando creò il Senato volle inserire al suo interno i rappresentanti più vecchi delle famiglie. In età Repubblicana poi erano proprio gli anziani ad avere le cariche più alte o a compiere imprese militari, perché appunto erano più forti e con maggiore esperienza rispetto ai più piccoli.
In altri tempi invece le condizioni dei vecchietti erano peggiori, poiché questi erano considerati come inutili e quindi allontanati dalla vita civile.
Oggi però i tempi sono cambiati ed i nonni sono diventati una figura importante all’interno della famiglia. La loro festa viene celebrata il 2 ottobre e in questa giornata i nipotini si impegnano per fare loro un regalo o per dedicargli un pensiero in particolare.
Il giorno dei nonni è stato stabilito tramite una legge italiana del 2005 e coincide con la giornata cristiana degli Angeli Custodi. Questi secondo la religione sono degli intermediari tra Dio e l’uomo e spesso la loro figura viene identificata con quella dei nonni.
Questi infatti sono come degli angeli senza ali, che farebbero di tutto per proteggere i propri nipoti. Sono forse anche i primi ad andarsene per questo motivo tengono tantissimo ai loro piccoli. Il minimo che possiamo fare quindi è dedicargli una giornata ed un fiore, il Non Ti Scordar Di Me; un piccolo fiorellino dolce e delicato come un tenero nonnino.
La festa dei nonni è arrivata in Italia nel 2005 ma in America nasce molto prima, ovvero nel 1978. In quell’anno una donna che aveva 15 figli e 40 nipoti chiamata Marian McQuade propose al presidente Jimmy Carter di rivalutare la posizione dei nonni e di dedicargli una giornata. La proposta venne subito accolta e i nonni ebbero il loro giorno. Oggi in America la festa viene celebrata il primo lunedì di settembre, subito dopo il Labor Day, un giorno triste per i lavoratori ed i bambini che finiscono le loro vacanze estive per poter tornare al lavoro ed a scuola.
La prima festa dei nonni nasce però nel 1964 in Polonia, grazie all’iniziativa di una rivista che voleva rendere omaggio alla figura più anziana della famiglia.
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