Il formaggio più antico del mondo, il conciato romano
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Manca davvero poco al tanto atteso giorno di Natale e tutto è ormai pronto, anche la prima tavolata delle feste, quella della Vigilia. E voi, cosa avete preparato quest’anno di buono?

Il Natale è uno dei periodi più attesi di tutto l’anno. Durante le feste si organizzano grandi cene, si rivedono i parenti lontani, si condividono i regali ed i momenti di serenità ma soprattutto si rispettano alcune tradizioni secolari. Tra queste la regola che non permette il consumo della carne durante la Vigilia di Natale.
Si tratta di un antico divieto che è stato stabilito dalla Chiesa cattolica e che considera la Vigilia di Natale come una giornata di “magro” e di attesa, durante la quale bisognerebbe mangiare cibo povero, in quel caso il pesce. Un’altra regola inizialmente indicava la Vigilia di Natale come un momento di riflessione e di penitenza, durante il quale si sarebbe dovuto digiunare. Tuttavia è stato poi trovato un compromesso alla regola iniziale ed ora è semplicemente vietato il consumo di un alimento ricco, che in quei tempi era la carne.
A quei tempi la carne, in modo particolare quella rossa, era considerata un cibo prezioso, che solo i più ricchi potevano permettersi, non come oggi che invece accade l’opposto. Il pesce è diventato un alimento tanto prelibato quanto costoso. Si continua però ad essere fedeli alle antiche tradizioni, per cui nelle tavole si continua ancora a trovare del pesce durante il giorno della Vigilia.

Il pesce è quindi il protagonista del grande cenone che si prepara alla Vigilia di Natale. Viene servito in ogni modo ed è accompagnato a salse, formaggi e fritture di vario tipo. A Roma per esempio, per cominciare una buona abbuffata di pesce, si consuma prima del baccalà fritto insieme alle verdure in pastella. Successivamente si passa alle bruschettine, che vengono di solito preparate con i pomodorini, con le acciughe. Chi può permetterselo le riempie addirittura di caviale.
Terminati gli antipasti seguono poi i piatti principali, come un caldo e gustoso brodo d’arzilla oppure un delizioso piatto di spaghetti con le vongole veraci.
Un buon pasto di Natale si continua poi con la frittura di pesce, questa volta però accostata ad un buon contorno come l’insalata, un piatto di broccoletti o di puntarelle.
A conclusione del cenone ci sono poi i dolci della tradizione, come il pangiallo, seguiti da una bella tombolata ed un brindisi di mezzanotte.

Questi sono i piatti della tradizione romanesca che ogni anno vengono serviti nel grande tavolo del cenone di Natale. Sono pietanze semplici, che riempiono la pancia e che al tempo stesso accontentano il palato. È difficile che queste cambino negli anni, ma in alternativa vengono sostituite alle ricette proposte dai blog di cucina oppure dal nuovo idolo delle cuoche, Benedetta Rossi.
Ogni anno l’ideatrice del “Fatto in casa per voi” propone delle ricette nate appositamente per le feste di Natale che possono essere un compromesso tra la cucina tradizionale e quella superchic del ristorante. Sono piatti piacevoli alla vista, semplici da preparare ma soprattutto buoni da mangiare.
Proprio per quest’anno, la cuoca ha proposto negli ultimi giorni un menù natalizio adatto a tutti. Inserisce come antipasto dei muffin salati agli spinaci, e li accompagna a delle polpettine di ricotta e noci. Per concludere la cena ha pensato invece a due dolci deliziosi che richiamano l’atmosfera del Natale; una ghirlanda realizzata con i bignè ripieni di crema di yogurt e nutella e una bellissima meringa a forma di albero di Natale.

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