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Tanto è l’affetto dei romani nei confronti di San Pietro, uno dei suoi santi patroni, fondatore della Chiesa e primo Papa. Proprio lui scelse Roma come sua sede, città che essendo pagana all’epoca, non lo ripagò molto bene, nella capitale infatti fu imprigionato e martirizzato. Nel corso del tempo però i cittadini e i papi cercarono di sdebitarsi dedicando molte chiese all’apostolo più famoso, quante? Ve lo diciamo noi!
Chi più e chi meno conosciamo un po’ la storia di San Pietro, l’apostolo più famoso, quello a cui Cristo diede il compito di fondare la Chiesa. Prima di incontrare Gesù era pescatore e dopo averlo rinnegato tre volte Cristo, cominciò a predicare agli ebrei, per poi spostarsi a Roma e farla la sua sede. La leggenda vuole che sia stato tenuto prigioniero al Carcere Mamertino, il più antico carcere romano che si trova tra i Fori romani e il Campidoglio, insieme all’altro capo saldo della chiesa cattolica, San Paolo e nello stesso giorno martirizzati. Ancora non si è riusciti a capire l’anno preciso in cui questo accadde, ma sicuramente fu tra il 64 e il 67, sotto l’imperatore Nerone, che aveva cominciato a perseguitare i cristiani dopo il grande incendio del 64.
Diciamo che per la grandezza di Roma e l’importanza del Santo, forse potevamo aspettarcene di più. In tutto sono sei, scopriamole tutte!
La più importante è sicuramente quella vaticana, il centro del mondo cattolico, l’ombelico della religione cristiana. A fianco a questa basilica risiede il Papa – che nun abbita solo ar Vaticano -, al suo progetto hanno lavorato i migliori architetti dell’antichità, come Michelangelo, Bramante, Bernini, Raffaello, al suo interno sono presenti capolavori come la Pietà di Michelangelo, il baldacchino dell’altare di Bernini. Nei sotterranei sono sepolti molti papi, tra cui anche le spoglie di San Pietro.
Un’altra chiesa dedicata a questo apostolo è quella di San Pietro in Montorio, sorta dove la leggenda vuole sia stato crocifisso a testa in giù Pietro. Questo complesso, pur stando in territorio italiano, appartiene alla Spagna, che qui ha posto la sede della Reale Accademia di Spagna a Roma. Nel suo cortile è situato uno dei più grandi esempi di architettura rinascimentale, il tempietto del Bramante.
Su colle Oppio, nel rione Monti invece c’è San Pietro in Vincoli, dove si può visitare la tomba di Giulio II, decorata con il Mosè di Michelangelo. Questa chiesa fu fatta costruire dopo che a Roma, sotto gli occhi di Papa Leone I e di Licinia Eudossia, moglie dell’imperatore romano d’Occidente, Valentiniano III, le catene con cui Pietro era stato imprigionato a Gerusalemme e a Roma, si fusero miracolosamente. Ora queste catene sono conservate all’interno del reliquiario della chiesa.
All’incrocio tra l’Appia antica e l’Ardeatina invece c’è la chiesa del Domine Quo Vadis, sorta su luogo dove si dice che Pietro, in fuga da Roma a causa delle persecuzioni, ebbe una visione di Gesù che invece andava verso la Capitale; alla domanda dell’apostolo “Domine quo vadis?” (Signore dove vai?), Cristo gli rispose “Eo Romam iterum crucifigi” (Vado a Roma a farmi crocifiggere di nuovo), in quel momento Pietro capì che sarebbe dovuto tornare indietro ed affrontare il suo destino. Al suo interno infatti vengono conservate due impronte che si dice siano proprio quelle di Cristo che andava verso Roma, ma in realtà gli studiosi hanno smentito questa ipotesi.
Su territorio italiano, ma sotto la giurisdizione vaticana nei pressi della ferrovia internazionale più breve del mondo e della Passeggiata del Gelsomino, sorge la piccolissima chiesa di San Pietro in Borgo, che prende il nome proprio dal rione in cui sorge. A questo edificio faceva capo la Schola Francorum, ovvero il luogo dove i pellegrini francesi erano soliti soggiornare prima di andare a visitare la tomba di San Pietro.
Infine l’ultima chiesa dedicata all’apostolo più famoso è quella di San Pietro in Carcere, che sorge proprio dove fu imprigionato San Pietro, prima di essere martirizzato. Questo edificio sacro si trova sopra la cella del Carcere Mamertino, lo stesso luogo in cui furono imprigionati anche Vercingetorige, Giugurta e i complici di Catilina. In questa chiesa viene conservata anche la pietra su cui Pietro, scendendo nella cella, sbatté la testa, lasciando un’impronta.
E voi le avete visitate tutte?
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