Roma al metro, linea C, cosa si può vedere se si scende a Gardenie | Roma.Com

Roma al metro, linea C, cosa si può vedere se si scende a Gardenie

Tra le stazioni della linea C della metropolitana di Roma si trova Gardenie, ecco cosa si può visitare se si scende a quella fermata situata sotto l’omonima piazza

Inaugurata nel 2015, vicino cosa si può visitare

Tra le fermate della linea C della metropolitana di Roma si trova Gardenie, ubicata sotto l’omonima piazza con tre ingressi, uno al di là del viale della Primavera, collegato tramite un sottopasso e due sul lato nord, al confine tra i quartieri Prenestino-Labicano e Prenestino-Centocelle. I cantieri sono stati aperti a luglio 2007 ed è attiva dal giugno 2015. Se si scende qua è possibile visitare la villa Gordiani, situata al III miglio della via Praenestina, ricordata nella Historia Augusta come una delle più grandi e fastose ville del suburbio romano.

Il comprensorio archeologico

La Villa, identificata con il comprensorio archeologico denominato Parco dei Gordiani, probabilmente apparteneva alla famiglia aristocratica dei Gordiani anche prima dell’ascesa al trono imperiale dei suoi tre rappresentanti, Gordiano I e Gordiano II e Gordiano III. Scavi eseguiti tra il 1954 ed il 1960 hanno tuttavia dimostrato l’esistenza di strutture preesistenti al complesso imperiale, in quanto sono stati rinvenuti i resti di una villa tardo-repubblicana costituita da una zona residenziale con atrio ed una con magazzini e locali di servizio: purtroppo queste antiche strutture non sono più visibili in quanto ricoperte per motivi di salvaguardia e parzialmente distrutte per la costruzione del vicino complesso scolastico.

Le caratteristiche della villa

La villa si estende a nord ed a sud dell’attuale via Prenestina: a sud ci sono, tra altri minori, i resti di una grande cisterna a due piani, databile al II secolo d.C., divisa in sei ambienti coperti a botte. La costruzione, data l’irregolarità del terreno, presenta ben quattro contrafforti esterni su ogni lato ed un paramento in opera mista con testate in laterizio. A nord si trovano invece i resti più cospicui del complesso, a cominciare dalla seconda cisterna risalente al I secolo d.C. Di dimensioni minori, a navata unica, è costruita in opera cementizia con paramento in opera reticolata e ricorso a laterizi. Seguono i resti di una grande aula conosciuta con il nome di aula ottagonale, risalente al III secolo d.C. ed interpretabile come una sala termale o un ninfeo. Costituita da aperture rotonde per l’illuminazione interna e coperta da una cupola alleggerita dall’inserimento nella muratura di vasi di coccio, presenta all’interno grandi nicchie alternativamente rettangolari e curvilinee.

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