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Un sacco bello, Carlo Verdone nei suoi 70 anni!


Tanti auguri ad un colosso del cinema italiano e romano, Carlo Verdone! Simbolo di Roma e del Bel paese, con oltre 40 anni di carriera, il comico continua a (di)segnare le epoche di ogni tempo! Quali saranno i suoi nuovi progetti in cantiere?

Chi è Carlo Verdone

Calo Verdone nasce a Roma, il 17 Novembre del 1950 e, se pensate ancora che il numero 17 porti sfortuna dovrete ricredervi, perché la carriera cinematografica, di questo personaggio romano doc, vi farà cambiare idea! Regista, sceneggiatore e comico romano ha iniziato la sua intensa attività artistica intorno agli anni dell’università. Prima della Laurea in Lettere Moderne, raggiunta col massimo dei voti – giusto, pe’ nun fasse manca’ gnente – si diploma al Centro Sperimentale di cinematografica di Cinecittà. Le sue doti sono notevoli e, dopo la gavetta come cabarettista, negli anni ’70 Verdone debutta alla regia con Un sacco bello. Siamo negli anni ’80: coadiuvato da un già celebre Sergio Leone, Carlo porta in scena i suoi personaggi, un repertorio di prototipi che conosce bene, già presenti nei suoi sketch teatrali e televisivi. A solo un anno di distanza, torna a far parlare di sé con Bianco rosso e Verdone. È qui che, profittando della sceneggiatura e della trama del film, decide di collaborare con, un’ormai attempata ma sempre divertente, Elena Fabrizi, in arteSora Lella, sorella del grande Aldo Fabrizi. Ed è in questi turbolenti anni che vede la luce, tra gli altri, Borotalco. La capacità comica e l’ascesa in campo cinematografico di Verdone si fanno sempre più evidenti: molti credono si tratti dell’erede naturale del suo mentore Alberto Sordi, con cui gira in Viaggio con papà e Troppo forte. Lui nega l’accostamento, ma la sua particolare abilità, vicina al maestro, resta innegabile.

O’ famo strano? La maturità e la commedia all’italiana

Carlo Verdone è lucido, puntuale, preciso. Lo sono i suoi film, manifesti di epoche, racconti diversificati di un’ Italia che cambia. Non ne sbaglia una e ogni volta il pubblico è in visibilio. Quarant’anni di carriera, se non di più, visti gli esordi nel ’77 in un primo spettacolo teatrale all’Alberichino; ventisette film da regista e trentanove da attore: una sola persona, per una lista che a pensarla mette i brividi. I film di Verdone parlano la lingua del suo pubblico, a volte ne descrivo perfettamente le sembianze. Per questo, i suoi personaggi entrano a gamba tesa nell’immaginario delle persone: caricature mai scontate e mai eccessive, le tipologie di personaggio descritte da Verdone restano intramontabili. Molti di voi ricorderanno le ossessioni di Furio, l’impacciato Mimmo con la nonna o l’instancabile Ivano in Viaggi di nozze. Tutto ciò che scrive, tutto ciò che presenta diventa virale, così si susseguono o uno dopo l’altro i tormentoni. E se il marchio di fabbrica è la sua irriverente e, allo stesso tempo, sottile comicità, Verdone non perde colpi anche in percorsi più ambiziosi e meno (almeno strettamente) comici. Il XX secolo, la vita frenica, gli eccessi della società e l’inadeguatezza di una maschera puramente divertente, cedono il passo a pellicole dai toni più amari. Così Verdone porta in scena l’ipocondria, i temi della modernità, il cinismo, le nevrosi: la linea di fondo comica resta, ma è affiancata da un più schietto realismo. Lo si nota in Compagni di scuola, Maledetto il giorno in cui ti ho incontrato, Al lupo al lupo, il remake di Viaggi di nozze.

Grande, grosso e…Verdone! Le curiosità e i nuovi progetti di Carlo Verdone

Il nuovo millennio vede Verone impegnato in commedie dal sapore più complesso: Io loro e Lara, la difficoltà dei rapporti, Il mio miglior nemico, fino ad arrivare al record d’incassi con Grande, grosso e…Verdone e Posti in piedi in Paradiso. Nel 2013 partecipa al premio oscar come migliore film straniero, La grande Bellezza, affiancando Toni Servillo. Gli anni per Carlo Verdone sembrano non passare mai, anche ora, che ne ha tondi 70. La sua fame, la sua voglia, la sua passione, mai spente, sono tangibili. Sapete che doppiò il gatto Zorba nel commovente cartone La gabbianella e il Gatto? E ancora, tra i tanti, è noto il suo amore per la musica, per la chitarra, per  la batteria e Jimi Hendrix, che andò a vedere appena diciottenne al Brancaccio: la sua collezione di vinili, impilati uno sull’altro vanta un valore affettivo, più che economico, inestimabile. Immancabile poi la Roma, la sua squadra del cuore e la sua curiosa attrazione per le nuvole, delle quali custodisce almeno mille scatti. Note anche le sue sue poesie crepuscolari, sfogo alla sua vena più nostalgica, e il suo insaziabile interesse per la medicina. Oltre all’iscrizione ad honorem nell’albo dei farmacisti, l’attore riceverà una Laurea in Medicina honoris causa nel 2007, da parte dell’Università Federico II di Napoli. Insomma, artista e icona di Roma, per come se ne vedono poche, Carlo Verdone spazia a tutto tondo in campo culturale, e non solo. A festeggiare il suo compleanno, quest’anno, doveva esserci l’uscita, purtroppo rimandata, di Si vive una volta sola, ma in una recente intervista ha anche affermato di pensare a nuovi (vecchi) soggetti. Aveva immaginato un Furio, da pandemia Covid, all’ennesima potenza, ossessionato dal contagio e in bilico fra il neurologico e lo psichiatrico!