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In passato gli antichi romani veneravano moltissimi dei, dai quali dipendeva il destino di ogni uomo. Sapevate però che c’è ancora chi continua a praticare la religione dell’antica Roma? Scopriamo quacosa di più a riguardo.

La religione per i romani è sempre stata qualcosa di importante che aveva un enorme valore e peso sulla vita di ogni uomo. Secondo i romani era il volere ma soprattutto l’umore di un dio ad incidere sulla vita dei terrestri. Credevano infatti che i cataclismi o le semplici sfortune fossero causate da un attacco di ira di un dio, che sfogava la sua rabbia sulla Terra. I romani infatti temevano molto gli dei e anche per questo motivo gli dedicavano continuamente statue, altari e sacrifici. Era poi attraverso i sacrifici di animali che cercavano di capire il volere di un dio, o di ringraziarlo per qualcosa che aveva fatto.
Avevano molti dei da venerare ed ai quali affidarsi, ognuno dei quali aveva una sua precisa funzione. Vi era per esempio una divinità che garantiva il ritorno delle truppe alla patria, un’altra che permetteva che il raccolto potesse essere rigoglioso e perfino un dio che faceva andare di corpo i romani oppure che proteggeva le fogne. Ce ne era uno per tutti i gusti.
Il più importante tra tutti però era Giove, che faceva da padre ma anche da padrone sia alle creature del cielo e della terra. Tra tutti infatti era il più adorato ma al tempo stesso il più temuto.

Nei secoli con l’arrivo del cristianesimo la religione romana ha smesso di esistere. L’editto di Tessalonica del 380 D.C. ha imposto il cristianesimo come religione ufficiale e la persecuzione di ogni culto che non fosse cristiano. Di conseguenza il politeismo romano man mano ha smesso di esistere, anche se in realtà non è proprio così.
Alcune persone nel tempo hanno continuato a mantenere viva l’antica religione romana, violando le leggi di Teodosio e tramandando segretamente il loro culto di famiglia in famiglia. Alcune fonti storiche confermano l’esistenza di alcuni gruppi di persone che praticavano i culti dell’antica religione di Roma seguendo l’antico calendario delle festività romane. Per la legge erano però considerati illegali per questo motivo quando venivano scoperti venivano spesso sciolti ed i membri perseguitati.
Nonostante tutto però ancora oggi alcuni gruppi di persone continuano a praticare questo tipo di religione, riadattandola però ai tempi moderni.

Ancora oggi quindi c’è qualcuno che continua a venerare gli dei di Roma seguendo il calendario delle antiche festività. Oggi però gli dei non vengono più adorati attraverso dei sacrifici ma con offerte di cibo, vino, candele ed essenze varie.
A differenza dei tempi antichi ora poi è possibile venerare i propri dei anche nella totale solitudine, attraverso preghiere ed offerte, senza che un sacerdote faccia da mediatore. Ognuno infatti è ora sacerdote di sè stesso, nonostante ci siano dei piccoli gruppi che adorano gli dei in comunità basandosi su testi considerati sacri come l’Eneide ed i poemi di Omero.
Gli dei da pregare restano però gli stessi, anche se a loro si aggiungono alcune figure umane che però vengono rese delle divinità come ad esempio Augusto, Cesare ed Enea.
Tutti questi vengono adorati continuamente ma in modo particolare durante il cambio delle stagioni e nei momenti più importanti della vita, come durante i matrimoni oppure alla nascita o morte di qualcuno.

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