Un giorno «Roma è diventata calva», perché?
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Due Leoni – Fontana Candida è la sesta fermata della linea metropolitana C di Roma. Si trova nel mezzo della Via Casilina e al suo interno contiene dei piccoli tesori.
La Due Leoni – Fontana Candida è una fermata che si trova nel mezzo della Via Casilina di Roma. Questa nasce come stazione della linea ferroviaria Roma – Fiuggi e permette di accedere alla Via Casilina e Giarratana.
Si trova nei pressi della galleria d’arte Spazio in Situ, che è considerato uno dei principali punti di riferimento dell’arte periferica. Questa nasce nel 2017 con lo scopo di far riflettere la realtà di ogni giorno. È costituita da undici studi ed uno spazio espositivo, un grande cubo bianco nel quale mostrare le proprie opere. I materiali che vengono usati nelle mostre non sono solo quadri ma anche oggetti di tutti i giorni. Sono semplici poi i concetti che vengono mostrati dagli artisti. Sono fatti apposta per far avvicinare chi non conosce l’arte a questo mondo, regalandogli al tempo stesso molte domande sulla realtà in cui vive.
Anche per questo motivo quest’anno è stata organizzata la mostra Voyage/Voyage, che si potrà vedere ancora per qualche giorno e che mette a confronto gli artisti con il tema del turismo contemporaneo.
Un altro obiettivo che la struttura si pone è quello infatti di far conoscere il piccolo artista con le sue opere. Queste spesso sono sconosciute ma possono regalare molte più emozioni anche rispetto ad altre più celebri.
La stazione Due Leoni – Fontana Candida si trova poi nei pressi della Chiesa di Santa Edith Stein, che è nata per rendere omaggio ad una Santa che è stata canonizzata nel 1998 da Papa Giovanni Paolo II. La struttura fa parte delle nuove chiese di Roma ed è stata costruita nel 2006 e poi aperta nel 2009. È un edificio davvero particolare il cui soffitto è stato realizzato creando un gioco di volumi che gli danno la forma di una stella, per ricordare le origini ebree della Santa.
Santa Edith era infatti una donna dalle origini ebraiche nata nel 1891 che era stata istruita secondo la cultura israelitica. Inizialmente era diventata atea ma poi si era convertita al cristianesimo e si era fatta battezzare. Era poi una filosofa ed un’insegnante fino al 1933. In quell’anno la Santa si ritirò in un convento e si fece suora ma pochi anni dopo venne deportata nei campi di concentramento ed uccisa dalle camere a gas.
Di lei ora non rimane che il ricordo delle sue azioni, ma queste sono state davvero importanti che è diventata insieme a Santa Brigida di Svezia e Caterina da Siena Compatrona d’Europa mentre i romani hanno voluto costruire una chiesa in un suo onore e fondarvi una parrocchia.
A pochi chilometri dalla stazione si trova poi la Torre Jacova, una costruzione che sorge sulla via Casilina in mezzo al verde. In passato questa era un’imponente struttura di venti metri, di cui diciassette se ne sono persi nel tempo.
Viene costruita nel 1200 da Nicolò Colonna per la sua moglie Giacoma ma nel 1400 è stata spesso contesa tra la Chiesa e le famiglie nobili. In quei tempi era passata alla famiglia Palosci ma poi confiscata dalla Chiesa di Bonifacio VIII a causa di alcune diatribe. Con la morte del Papa la torre però passa di nuovo ai Palosci e poi torna alla famiglia Colonna. Questa però viene poi presa dai nobili Annibaldi, dopo un duro scontro ai piedi della torre, la cui collina prenderà il nome di Della Lite.
Oggi la torre resta una struttura maestosa nonostante nel tempo ne siano andati persi alcuni pezzi, che regala una veduta su Frascati e che si trova circondata da uliveti e vigneti.
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