Roma al metro, linea c: cosa si può vedere se si scende ad Alessandrino? | Roma.Com

Roma al metro, linea c: cosa si può vedere se si scende ad Alessandrino?

Nella linea c della metro romana troviamo la fermata di Alessandrino che offre la possibilità di visitare l’innovativa chiesa di Dio Padre Misericordioso e l’acquedotto costruito durante l’impero di Alessandro Severo

Dove si trova e quando è stata costruita

Alessandrino è una fermata della linea C della metropolitana di Roma, concepita per collegare il quadrante est con il quadrante nord-ovest della città, in passato capolinea di alcune corse limitate, compito che sulla ferrovia Roma-Pantano era assunto dalla stazione di Centocelle. Si trova all’incrocio tra l’omonimo viale e la via Casilina, a servizio dei quartieri Don Bosco e appunto Alessandrino. I cantieri furono aperti nel luglio 2007 per poi essere inaugurato a novembre 2014.

La chiesa di Dio Padre Misericordioso

A circa 20 minuti a piedi consigliamo la visita della Chiesa di Dio Padre Misericordioso, aperta nel 2003 e inserita nel programma urbanistico in vista del Giubileo con un concorso internazionale di architettura che vede la vittoria dell’americano Richard Meier. Per volontà di san Giovanni Paolo II la Chiesa prese nome dal titolo della sua seconda enciclica, Dives in Misericordia del 30 novembre 1980, successivamente modificato dal Vicariato di Roma in Dio Padre Misericordioso. In questo modo il Papa intese ricordare il Grande Giubileo nella sua più profondo significato di evento di grazia per tutta l’umanità.

Cosa rende particolare questa chiesa? La pianta in cui dominano tre vele, una struttura innovativa dal punto di vista ingegneristico in quanto autoportanti grazie a una rete di cavi d’acciaio che collega al loro interno ben 256 pannelli che la compongono. La scelta architettonica rappresentava una nave dalle vele bianche spiegate, che avrebbe condotto i fedeli verso un mondo nuovo. L’immagine della nave che guida i credenti si riallaccia alla simbologia paleocristiana, che vedeva Gesù Cristo come il faro della salvezza mentre la chiesa è l’unico mezzo per raggiungerla attraverso il mare del peccato.

L’acquedotto, l’ultimo dell’Antica Roma

A rendere conosciuta la zona è l’acquedotto, edificato intorno al 230 d.C. dall’imperatore Alessandro Severo intorno al 230. Fu l’ultimo a essere realizzato dei grandi acquedotti dell’antica Roma. La sua realizzazione era finalizzata all’approvvigionamento idrico delle terme di Nerone che, situate in Campo Marzio presso il  Pantheon, circa nella zona occupata oggi da Palazzo Madama, erano state radicalmente ristrutturate dallo stesso imperatore, e che pertanto da allora assunsero anche la denominazione di terme Alessandrine.

Condividi:

Potrebbero ineressarti anche...

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL