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Volto femminile del cinema italiano, oggi l’attrice romana Monica Vitti compie 89 anni! Quanti di voi la ricordano?
All’anagrafe Maria Monica Luisa Ceciarelli Vitti, Monica Vitti è una delle attrici romane più celebri nel panorama cinematografico italiano. Dalla bellezza fuori dubbio e i grandi occhi verdi ha segnato un pezzo di storia del cinema, vestendo i panni dei più svariati personaggi. Con una carriera alle spalle di oltre quarant’anni, lavorò con artisti del calibro di Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Ettore Scola. Tanti, però, la ricorderanno per aver interpretato magistralmente ruoli drammatici nella “tetralogia dell’incomunicabilità” di Michelangelo Antonioni. Film come L’avventura, La notte (a fianco del grande Marcello Mastroianni), L’eclisse e Deserto Rosso la videro in prima linea, come protagonista ineguagliabile. D’altra parte il suo legame con Antonioni, artistico e sentimentale, la rese una vera e propria musa ispiratrice, per il regista. Fu tuttavia, Mario Monicelli a scovarne il lato più comico, dirigendola nella celebre commedia La ragazza con la pistola. Attrice incantevole, versatile, capace di un’eleganza mai fuori luogo, Monica Vitti ha segnato un’epoca, vi sfidiamo a dire il contrario.
Per questo, a conferma della sua bravura, non tardarono ad arrivare numerosi premi: cinque David di Donatello, tre Nastri d’Argento, dodici Globi d’oro (di cui due alla carriera), un Ciak d’oroalla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale, una Concha de Plata a San Sebastián e una candidatura al premio BAFTA. Ma voi lo sapevate che era anche un’ottima doppiatrice? Non a caso, Pier Paolo Pasolini la volle nel suo Accattone, nel quale prestò la voce ad Ascenza.
Solo intorno agli anni ’90, cominciò a diradare le sue apparizioni pubbliche, restando però presente nell’immaginario d’ognuno, come una delle donne più abili del mondo dello spettacolo. Non è stata mai dimenticata, nonostante da oltre dieci anni abbia deciso di non mostrarsi più sopra e fuori il grande schermo. Poche voci circolano ormai sul suo conto, qualcuna ha persino speculato sulla sua ormai nota malattia degenerativa, di cui si sa però poco o nulla. Vero e proprio modello per le attrici odierne, la Vitti è una delle attrici più amate, addirittura, a livello mondiale (come ammette Helen Mirren): tra mostre e manifestazioni si trova sempre il modo di omaggiarla.
Vi incuriosirà sapere che, sebbene a chiunque la osservi recitare, in una pellicola, Monica Vitti rubi lo sguardo, ai suoi tempi, secondo i canoni vigenti, non era affatto considerata una donna perfetta. Molte delle sue caratteristiche, come il naso leggermente allungato e la voce roca, non erano infatti considerate adeguate, secondo gli standard vigenti in quegli anni. Eppure, senza arrendersi a ciò che l’esterno imponeva, la Vitti non si arrese mai: fece virtù delle sue connotazioni, le rese qualità uniche, attirando l’attenzione sulle sue capacità recitative, e di donna. Riuscì a far ridere milioni di italiani, in un periodo in cui le attrici comiche facevano fatica ad emergere (recitò, per esempio ne Il Cilindro accanto ad Eduardo de Filippo); riuscì a dare un volto a ogni tipologia di donna, e con lei c’era riuscita solo la Magnani! Dall’Accademia del maestro Silvio d’Amico, riuscì a calcare le scene di ogni palcoscenico, smentendo con verve chi credeva non ce l’avrebbe mai fatta. Insomma, un esempio di donna, prima che di attrice! Monica Vitti, nata a Roma il 3 novembre del 1931, spesso affettuosamente chiamata Sette sottane (titolo che diede al suo libro, pubblicato nel 1993), per via della sua freddolosità, riuscì a distinguersi con forza e contro ogni stereotipo, che potesse incasellarla!
Perciò, orgoglio romano, non ci resta che farle i migliori auguri!
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