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Il 5 febbraio 1958 nasceva a Roma Fabrizio Frizzi, uno dei principali volti maschili della Rai. Morto qualche anno fa, a noi piace ricordarlo così…
Ha prestato la voce, nei primi tre capitoli della saga, ad uno dei personaggi Disney Pixar più amati dai bambini, il coraggioso sceriffo Woody di Toy Story – Il mondo dei gioccatoli.

(Fonte: Wired)
Fabrizio Frizzi ha fatto la storia della televisione italiana, dagli scintillanti anni ’80; da quando, dopo gli esordi in radio e a teatro (con due commedie di Dario Fo), cominciò a muovere i suoi primi passi in mamma RAI. Doppiatore, attore, conduttore televisivo e radiofonico, Frizzi poteva considerarsi, insieme a Pippo Baudo, il presentatore con più trasmissioni all’attivo in Italia. La sua carriera quarantennale ne era la prova, tanto quanto il suo successo, riconosciuto ovunque tra pubblico e colleghi: la dimostrazione di una vita dedicata al palcoscenico, fra talent show, quiz e varietà. Sempre col sorriso, davanti e dietro le quinte.
Quando Frizzi muore, il 26 marzo del 2018, a causa di un improvviso malore, probabilmente una ricaduta dall’ischemia dei mesi precedenti o la conseguenza di un glioblastoma, una serie di tumori diffusi nel cervello, come suggerito successivamente da alcune indiscrezioni (mai confermate del tutto), è a lavoro, ancora una volta. Sta girando una puntata de L’eredità, uno dei suoi programmi più seguiti. Ha solo 60 anni. La notizia è uno shock, per tutti. Gli stessi spettatori sono colti di sorpresa, perché la sera prima l’hanno visto regolarmente in onda. Si trattava di una puntata registrata, in quegli stessi studi che, più tardi, prenderanno il suo nome, come Studi televisivi Fabrizio Frizzi.
La camera ardente verrà allestita presso la sede Rai, in Viale Mazzini: un tributo di oltre 10.000 persone tra amici, colleghi e semplici fan, quelli a cui faceva compagnia ogni sera, prima di cena. Le esequie saranno invece trasmesse in diretta, dalla Basilica di Santa Maria in Montesanto, detta anche la Chiesa degli Artisti, a Piazza del Popolo. Oltre 5 milioni di telespettatori prenderanno parte alla cerimonia televisiva.
Nel 2009 sul numero di Topolino 2778 fu pubblicata la storia I Bassotti e gli insoliti ignoti. I protagonisti, un gruppetto di furfanti partecipavano, imbrogliando, al quiz I soliti ignoti – Identità nascoste, celebre quiz condotto da Frizzi. A condurlo, anche nel fumetto, è ovviamente un elegantissimo Paprizio Sfrizzi.

(Fonte: Twitter)
Ma chi ricorda Fabrizio Frizzi non lo ricorda soltanto come un abile presentatore, a volte padre di innumerevoli trasmissioni televisive. Frizzi era soprattutto un uomo sempre pronto a far del bene.
Come nel 2000, l’anno in cui decise di donare il suo midollo osseo a una bambina di Erice, Valeria Favorito, salvandole la vita. Così, raccontava l’accaduto: «All’epoca il mio midollo risultò compatibile con quello di una bimba […] sei anni dopo […] ero ancora al timone della partita del cuore, stava finendo la diretta […] quando una ragazzina mi corse incontro per abbracciarmi. Capii subito che si trattava di Valeria, la bimba alla quale avevo donato il midollo e che era venuta a salutarmi dicendomi di essere la mia sorellina». Non a caso, Fabrizio Frizzi fu uno dei volti cardine della maratona Telethon, la trasmissione a favore della raccolta fondi, per la ricerca medico-scientifica; e collaborò con alcune associazioni, dedicate alla cura dei bambini, nel campo della cosiddetta terapia del sorriso (la clownterapia).
Oggi avrebbe compiuto 63 anni, tanti auguri Fabrizio!

(Fonte: Roma Fanpage)
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