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La qualità della vita a Roma migliora, ecco la classifica 2020


Stilata la nuova classifica sulla qualità del tenore di vita nelle città italiane, come si sarà posizionata Roma?

Qualità della vita a Roma?

A Roma non si vive male, ma non si vive neanche alla perfezione: certo, ogni mattina ci si può svegliare all’ombra di qualche meraviglioso monumento storico ma, per chi ha la macchina, il disagio non tarda ad arrivare. Ogni mattina un romano si sveglierà con la consapevolezza che dovrà correre, per accaparrarsi il parcheggio migliore; ogni mattina un romano si alzerà con la spietata volontà di non beccare il traffico, non solo sul Raccordo, ma alla prima svolta sotto casa! E questo è un dato di fatto: Roma non è solo Caput Mundi, per via dei suoi patrimonio artistici, Roma è Caput Mundi anche per qualche suo noto difettuccio. Eppure, fateci caso, ogni volta che cercate di scappare da lei, lei non riesce ad uscire da voi. Roma non è solo una città, Roma è un modo di essere, di stare, di fare, e noi romani, ci piaccia o no, saremo sempre riconoscibili, anche a migliaia di km di distanza da casa. Sarà per questo che, ad ogni tentativo di fuggire da questa caotica stupenda città, dopo qualche mese ci si sente a metà, quasi ci avessero mutilato di un fondamentale pezzo di cuore. Come se la sarà cavata, allora, con questa classifica?

Come si è classificata Roma

Diciamocelo, la perfezione non esiste, perché cercarla? Così, ecco che Roma quest’anno si aggiudica il 50esimo posto, fra le città italiane col miglior tenore di vita, scalando di 26 posizioni la classifica, rispetto alla scorsa edizione. Va detto che, a favore di questo traguardo, a metà strada, per così dire, né troppo su né troppo giù – ché a noi non ce piace tirassela – è stata particolarmente influente la condizione attuale: l’emergenza sanitaria e la gestione del periodo Covid, degli ultimi mesi. Insomma, dai dati emersi, pare che proprio la Capitale abbia saputo controllare bene il momento storico surreale in cui riversa l’intero pianeta. Tanto più che, alla voce “Sicurezza e sociale” Roma guadagna la quinta posizione. Ad inficiare, allora, sul punteggio, sono le stesse problematiche di sempre: rifiuti e mezzi pubblici. Roma non può dire di eccellere su queste due voci e i suoi abitanti lo sanno: nessun romano nasconde il disappunto legato alla mala gestione della mondezza e dei trasporti in giro per la città.


(Fonte: Treviso Today)

Chi gestisce la classifica e quali sono i criteri

Colpite dal cambiamento, in maniera negativa, invece, le città del nord, a parte le solite (Pordenone in prima posizione e a seguire Trento e Vicenza), probabilmente perché fra le zone maggiormente colpite dalla pandemia. Storica nemica di Roma, almeno goliardicamente, però, la grigia – purtroppo negli ultimi tempi, rossa – Milano si posiziona cinque posizioni sopra Roma. A stilare la classifica, come ogni anno, il quotidiano Italia Oggi e la prima università di Roma, l’Università La Sapienza che, certo in questa occasione, non può definirsi di parte – ce piace esse onesti, comunque. I criteri, con qualche aggiunta di stampo ambientalista dello scorso anno, sono più o meno gli stessi e sono riassumibili all’incirca così: ricchezza e consumi, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, affari e lavoro, demografia e società, infine cultura e tempo libero. A questi, inoltre, la ricerca ha aggiunto il monitoro  preciso delle prime conseguenze della diffusione del virus, dei conseguenti lockdown, grazie all’aggiunta elaborata di recenti dati Istat, col numero dei decessi nei primi otto mesi dell’anno, comune per comune.