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Roma, che voto danno i romani alla propria città? Arriverà la sufficienza?

foto di: Immagini prese dal web

E tu che voto daresti alla tua città? Per bellezza ovviamente non c’è storia, Roma è fuori classifica perché se sa, nun ce sarebbe storia co’ nessuno! Invece per quanto riguarda i servizi e la vita nella Capitale ad oggi che voto dareste alla Caput Mundi?

La posizione di Roma rispetto le altre città italiane

Diciamo che in relazione alle altre città italiane Roma, non è piazzata nemmeno tanto male; sulle 107 province presenti in tutta Italia, la Città Eterna si piazza nella parte alta della classifica e precisamente al 32° posto. Tra i vari indicatori il migliore è quello riguardante gli affari e il lavoro, poiché in quanto Capitale a Roma possono capitare, molto più che in altre zone, occasioni e possibilità di nascita di lavoro e affari. Lo studio condotto dal Sole 24 Ore, rileva che la Caput Mundi, non se la cava affatto male nemmeno nell’ambito culturale e tempo libero, basti pensare ai numerosi parchi verdi che offrono zone e momenti di relax in pieno centro e gli oltre 200 spazi teatrali presenti (al momento purtroppo non attivi), a Roma.

Ma i romani sono molto severi

Se nella posizione assoluta Roma se la cava, quando la città viene sottoposta al giudizio degli stessi concittadini, ecco che qui le cose peggiorano. Il voto è inflessibile e purtroppo non troppo positivo. Cinque, secco, senza scusanti o attenuanti. Nei quindici municipi che compongono la città di Roma infatti il voto che gli abitanti danno alla propria città varia dal 4,6 ad un massimo del 5,7. Sostanzialmente nessun municipio raggiunge la sufficienza. I parametri, presi in considerazione dallo studio fatto dalla CGIL e Federonsumatori vanno dall’acqua pubblica, agli asili nido, dai trasporti ai rifiuti. Per il 52% degli abitanti di Roma la qualità della vita nella città non è all’altezza della sufficienza dunque, ma la Capitale si sa, non è così facile da gestire e poi co’ tutte ste bellezze che ce trovamo intorno è difficile tene’ uno standard alto! Pantheon, Colosseo, Piazza del Popolo, Piazza Venezia, Castel Sant’Angelo, il Vaticano; avere tutte queste bellezze sotto gli occhi aumenta a dismisura l’aspettativa dei romani, che al bello, modestamente, so’ abituati. Difficile ma non impossibile, quindi questo voto deve spingere gli amministratori a gestire meglio i servizi della Capitale, come i trasporti e i rifiuti, che l’83% dei romani intervistati giudica negativo.

I voti nei vari municipi

Dai voti nei vari municipi è venuto fuori che la qualità di vita migliore secondo i cittadini romani si ha nel I municipio, ovvero il Centro Storico con 5,7, seguito subito dopo dal III Monte Sacro con 5,3 e sul gradino più basso del podio a pari merito vanno Parioli/Nomentano, Prenestino/Centocelle e Appia Antica, con 5,2. La maglia nera purtroppo va al XV municipio, Milvio che chiude la classifica con un negativo 4,6.

  • Municipio I Centro Storico: 5,7
  • Municipio II Parioli/Nomentano: 5,2
  • Municipio III Monte Sacro: 5,3
  • Municipio IV Tiburtino: 5
  • Municipio V Prenestino/Centocelle: 5,2
  • Municipio VI Roma delle Torri: 5,1
  • Municipio VII Appio-Latino/Tuscolana/Cinecittà: 5
  • Municipio VIII Appia Antica: 5,2
  • Municipio IX Eur: 4,9
  • Municipio X Ostia/Acilia: 5,1
  • Municipio XI Arvalia/Portuense: 4,8
  • Municipio XII Monte Verde: 4,9
  • Municipio XIII Aurelio: 5
  • Municipio XIV Monte Mario: 4,8
  • Municipio XV Milvio: 4,6

Dalla mappa di Roma quindi si vede come nella zona est della città, i servizi e la qualità della vita, per quanto sempre insufficienti, accontentino un po’ di più i cittadini che ci vivono, mentre i municipi che si affacciano sul mare, sembrano quelli più dimentica e meno serviti in assoluto. Un problema veramente grande e che in una città come Roma non può essere tollerato. In alcuni casi per i romani è difficile anche esprimere un giudizio sui servizi offerti dalla propria città, poiché alcuni nemmeno si conoscono, rilevando, in questo caso, un problema di comunicazione da parte delle istituzioni. ‘Nsomma, quarcosa da cui partì ce sta, ma qui se dovemo rimbocca’ le maniche tutti!