La Fontana della Botticella, il simbolo di un mestiere e di un vecchio porto
Si trova nel cuore del rione di Campo Marzio ed è una fontana che ricorda un porto che non c’è più e un mestiere che diversi anni fa era molto conosciuto a Roma. […]
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5Fu il 18° presidente degli Stati Uniti a volerlo, Ulysses Simpson Grant, e fu istituito il 1° marzo del 1872, sapete di quale parco naturale stiamo parlando? E Roma, quanti parchi naturali ha?
Allo scoccare del 1870, alcuni fenomeni naturali di portata eccezionale, d’interesse della zona nord-occidentale dello stato del Wyoming, al confine col Montana (a nord) e con l’Idaho (a ovest), e di un’ampia zona delle Montagne Rocciose, cominciarono a richiamare l’attenzione di numerosi studiosi americani. Tra altopiani, ampie foreste ed aree erbose, a stuzzicare la curiosità degli Stati Uniti erano state in particolare le spettacolari eruzioni degli oltre 300 geyser dell’area e la presenza, sul luogo, di almeno 10.000 sorgenti calde (200 °C).
(Fonte: Sierra Club)
In altre parole, le sue appariscenti zone geotermiche che, residuo di quell’intensa attività vulcanica che aveva portato alla formazione della stessa barriera delle Montagne Rocciose centrali, continuavano indisturbate le loro attività. E proprio per via dello zolfo rarefatto nell’aria, causa del colore giallo delle rocce, si decise di conferire a tutta questa zona, due anni dopo, esattamente il 1° marzo del 1872, il nome di Yellowstone (“pietra gialla“).
(Fonte: ViaggiaMondo)
Conosciuto al grande pubblico soprattutto per aver ispirato il fittizio “Jellystone“, degli “orsi ruba cestini da picnic” Yoghi e Bubu, e del Ranger Smith, questo stupefacente parco naturale è riconosciuto oggi come il più antico parco nazionale del mondo, uno dei più grandi ecosistemi intatti della zona temperata rimasto sulla Terra e, dal 1978, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
(Fonte: Ecodelcinema)
Preservare nel tempo le bellezze naturali di questo territorio, ovviamente, significa anche proteggere la sua flora e la sua fauna. Contando la presenza di oltre 60 specie di mammiferi, il parco è infatti popolato di specie rare e in via d’estinzione. Tra le tante specie animali, non mancano l’aquila dalla testa bianca simbolo degli USA e il famoso orzo grizzly (oltre 700 esemplari) che, da protagonista del cartone animato, è ormai diventato simbolo indiscusso dell’intero parco nazionale di Yellowstone.
(Fonte: Corriere della Sera)
Ma quali saranno i corrispettivi naturali oltreoceano, di questo meraviglioso parco?
Quando si pensa a Roma, si pensa soprattutto al suo ineguagliabile patrimonio artistico. È vero, se c’è una caratteristica, che distinguerà sempre Roma dal resto del mondo, è l’abbondanza dei suoi preziosissimi retaggi storici e culturali. Tuttavia, va ricordato: Roma non è soltanto i suoi monumenti, i suoi musei o le sue inestimabili opere d’arte. Certo, la capitale non avrà uno Yellowstone, ma vi siete mai chiesti quali alternative, altrettanto valide sebbene più piccole, possa offrire? Noi ve ne riportiamo qualcuna…
Senza ricordare il celebre, e battutissimo, Parco regionale dell’Appia antica, un ristoro per l’anima e per gli occhi, nonché la più estesa area naturale della città, tra i quartieri Aurelio, Balduina e Columbus sorgono i 240 ettari del Parco regionale urbano del Pineto, un’oasi di pace e tranquillità, a pochi passi dal caos cittadino. All’interno, diviso in più zone (Pineta Sacchetti, Valle dell’Inferno – fino alla stupefacente vista panoramica sul Cupolone di Monte Ciocci – e Parco delle Mimose), potrete trovare oltre 650 specie di piante (questo il numero di quelle finora censite) e oltre 70 specie di uccelli.
(Fonte: ScprendoRoma)
Vi va di portare i vostri bambini a vedere gli orsi Yoghi e Bubu romani, o per il millenial l’Orso di Masha? Il Bioparco di Roma può essere una valida opzione, aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 17.00.
Sapete che è il giardino zoologico più antico d’Italia? Costruito all’interno del più importante polmone della Capitale, l’area verde di Villa Borghese, il Bioparco, dagli albori del 1900, attualmente ospita circa 1144 esemplari, fra mammiferi, rettili, uccelli e anfibi, di 223 specie diverse. E, nonostante qualcuno non sia d’accordo con la sua esistenza, la struttura, adibita ancor oggi a ricerche scientifiche, ma con maggiore rispetto dei diritti degli animali, spesso svolge anche molte attività di educazione, e di rispetto, ambientale.
(Fonte: Agenpet)
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