“Poemi di Terra Nera” è la mostra che parla al cuore e alla materia
“Poemi di Terra Nera” è una mostra che trasforma la Galleria Borghese in un dialogo tra antico e contemporaneo. Fino al 14 settembre,[...]
Ognuno di voi avrà visto, almeno una volta nella vita, quel magnifico film che è Il gladiatore e, di conseguenza, si sarà commosso per la sua avvincente trama: la storia di un uomo che, da comandante diventa schiavo e gladiatore. Posto che, attualmente e fortunatamente, tutti condividiamo la lotta contro lo schiavismo, cos’era la schiavitù nell’antica Roma?
Gli antichi romani ci hanno lasciato, in eredità, tanti patrimoni: ogni bellezza di Roma, dal Colosseo ai Fori Imperiali, risale a millenni di anni fa; ed è questo a renderci, come ieri, fieri abitanti della Caput Mundi. Orgogliosi, sfoggiamo al mondo le nostre meraviglie, tanto ovvie per chi le ha sempre sotto gli occhi, quanto uniche a chi le osserva per la prima volta. Si sa, i romani primeggiarono in molti ambiti, persino nell’igiene, e riuscirono a progettare, prima di altri, numerosi strumenti, in grado di migliorare il loro stile di vita: gli acquedotti furono solo uno degli esempi più eclatanti, senza contare i mulini sul Tevere. Tuttavia, come ogni popolo antico, si macchiarono di sangue: nella spietata corsa alla conquista di potenza e territori, distrussero intere popolazioni, spesso sottomettendone le genti o uccidendone brutalmente i capi. Per i più fortunati, la vita poteva continuare a girare allo stesso modo, seppur sotto leggi romane, ma questa sorte era riservata a pochi, perché ogni fase di Roma si portò dietro, oltre l’ammirazione e la grandezza, il triste fardello della schiavitù.
(Fonte: Fanpage)
Così, sebbene quando catturati dai nemici considerassero questa spietata pratica come la peggiore delle sventure, la più alta forma d’infamia possibile, superiore addirittura alla pena di morte, gli stessi romani, prima di estendere la cittadinanza, non si fecero scrupoli a ridurre numerose persone in schiavitù. In lingua latina, lo schiavo era il servus oppure l’ancillus ed era gestito dal titolare del diritto di proprietà, il dominus. Diventare schiavo dipendeva da più motivazioni: esisteva una vera e propria regolamentazione in merito. Si poteva essere ridotti a servi, insomma, per più ragioni: per nascita da una donna già schiava; per perdita della propria condizione di libero; per debiti non saldati; perché prigionieri di guerra; per una pena che lo prevedeva e via dicendo. A tutti nota, però, la stringente normativa romana non tardò ad inserire lo schiavo – soltanto in qualità di essere umano, sia ben inteso – all’interno della ius riguardante la persona. Seppur in una posizione piuttosto anomala, regolarizzare la posizione degli schiavi aveva per Roma, infatti, una grande importanza economica e sociale. Gli schiavi erano cose e come ogni oggetto potevano essere venduti o trattati come merci da baratto.
(Fonte: Cineblog)
Non a caso, nel film Il gladiatore, che ha compiuto 20 anni quest’anno dalla sua prima uscita, il premio oscar Russell Crowe, nei panni di Massimo Decimo Meridio, sopravvissuto al tentato omicidio da parte di Commodo (Joaquin Phoenix), viene catturato da un mercante di schiavi, per poi essere venduto a Proximo. Rappresentazione, questa, piuttosto realistica delle modalità di trattamento riservate agli schiavi.
L’unica concessione permessa, infatti, nei confronti di questi servitori, era il peculium, un sorta di “pagamento”. In altre parole, i proprietari potevano conferire agli schiavi una somma di denaro o dei beni che, sebbene di loro proprietà, potevano essere usati o gestiti, per ordini e scopi ben precisi, dai servi stessi. Questo permetteva loro non solo di lavorare con terzi, ma di accrescere il loro patrimonio, assolvendo agli obblighi assunti. Per questo motivo, tra l’altro, fu istituito il divieto, per il padrone, di metter bocca o di pretendere dal terzo la restituzione di quanto dato dal servo in adempimento di un obbligo. Certo, non migliorava la loro posizione, comunque inumana, ma almeno in minima parte “li tutelava”.
“Poemi di Terra Nera” è una mostra che trasforma la Galleria Borghese in un dialogo tra antico e contemporaneo. Fino al 14 settembre,[...]
Le Vestalia erano le feste dedicate alla dea del focolare dove ardeva il fuoco sacro di Roma senza nessuna interruzione. Ecco in cosa[...]
La festa di Bellona, oggi dimenticata, racconta la Roma più arcaica, quella che invocava la forza prima delle battaglie. Un tuffo affascinante nel[...]
Dopo il successo delle edizioni precedenti, “UnArchive Found Footage Fest” torna per il terzo anno in molte location della Capitale e con una[...]
Torna l’evento annuale che consente a romani e turisti di poter visitare gratuitamente edifici notevoli per le loro caratteristiche architettoniche. Il patrimonio architettonico[...]
Protagonista di questa mostra una Roma cosmopolita, al centro di una complessa rete di viaggi e rapporti che annullano confini nazionali e culturali.[...]
Roma era nota anche per il commercio e Mercurio era il dio che proteggeva i mercanti. Era celebrato alle idi di maggio, con[...]
Lemuria era una festa dell’antica Roma dedicata all’esorcismo degli spiriti dei defunti. Durante questa ricorrenza, i romani compivano rituali per scacciare i lemuri,[...]
Fondata da italiani nel 1980, è diventata in fretta un punto di riferimento per gli appassionati di arte e di cultura e questa[...]
Il 7 maggio, Cinecittà ospiterà la cerimonia finale dei Premi David di Donatello 2025, giunti alla loro 70ª edizione. Tra i candidati spiccano[...]
Dal 14 maggio al 13 agosto, il Palazzo delle Esposizioni ospita “Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana”, una mostra che celebra l’eccellenza artigianale e[...]
Le Floralia, celebrazione dedicata alla dea Flora, erano una delle feste più colorate e gioiose dell’antica Roma. Dal 28 aprile al 3 maggio,[...]
Certo! Ecco un articolo di tre paragrafi, circa 300 parole, sulla mostra *FLOWERS* al Chiostro del Bramante: — Al Chiostro del Bramante,[...]
I “Ludi Cerealici” erano degli eventi ludici che si tenevano al Circo Massimo, e a quali gli spettatori assistevano vestiti di bianco, dopo[...]
Arriva a Roma la prima mostra retrospettiva dedicata alla prolifica carriera artistica del fotografo Franco Fontana, con opere selezionate dal suo vasto archivio[...]