“Narciso, la fotografia allo specchio”, una mostra che riflette sul concetto del doppio
Vorresti vedere questa mostra? Espone gli scatti dei più grandi fotografi del ‘900, invitando a riflettere sul tema dello specchio e del doppio,[...]
Ferragosto è passato e, come ogni anno a questo punto dell’anno, un’unica domanda sale spontanea al romano: “vabbè, ma quindi a Capodanno che famo?”…
Se c’è una caratteristica che davvero appartiene al romano, e alla romanità in generale, è la sua lungimiranza, il suo precorrere continuamente i tempi. Qualità che probabilmente sviluppa in epoche non sospette, a partire dal glorioso passato della sua città, già gli antichi potevano vantare, infatti, invenzioni eccezionali, persino moderne e all’avanguardia per il periodo, come i famosi e mastodontici acquedotti, alcune leggi particolari e chi più ne ha più ne metta. Nel corso del tempo, poi, questa sua peculiarità, anziché affievolirsi è andata via via ampliandosi, sino a toccare gli ambiti più vicini al quotidiano. Insomma, pe’ falla corta e pe’ falla breve, se Ferragosto è passato, al romano sorge spontaneo un quesito, anzi un unico, insostituibile, enorme punto interrogativo, che lo proietta avanti di circa tre mesi e che fa più o meno così: “vabbè, mo a magnà avemo magnato, a beve avemo bevuto, a divertisse ce semo divertiti, ma che famo a Capodanno?“
Provate a dire che non sia così! Passato il 15 d’agosto, una sola cosa resta da fare, e il romano lo sa bene: pensare alla prossima “ora di libertà“, come direbbe De André. Allora, ecco che arriva precoce il pensiero della festività più vicina. Dato che poi, se sa, “natale è coi tuoi e pasqua co’ chi voi“, l’unica alternativa pe’ organizzà qualcosa con gli amici, prima della colomba, diventa automaticamente il capodanno. Perciò: che se fa a capodanno?
Intanto, speriamo di poterlo festeggiare tranquilli, almeno quest’anno, sebbene le previsioni non siano delle migliori. Con una città come Roma a disposizione, inoltre, la risposta è abbastanza evidente.
Chissà se il prossimo 31 dicembre si potrà tornare a cantare sottopalco per il celebre concertone…
Le alternative, in una grande città come Roma, sono sempre molte: dai cenoni con menù fisso, alle serate appositamente organizzate, quindi niente panico romano! Tanto lo sai che pure quest’anno se deciderà “a ultimo”, conviene mettersi l’anima in pace e aspettare!
Lo sai che i tuoi antenati festeggiavano il capodanno sempre il primo, ma del mese di marzo?
Durante quella giornata, il popolo accorreva tutto al tempio di Vesta, rinnovava la fiamma perennemente accesa in segno propiziatorio per l’avvenire e concludeva con un gran bel banchetto, colmo di cibo e di bevande, tra cui immancabile il vino: un po’ come oggi si fa durante il veglione. Non mangiavano, però, né cotechino né lenticchie. Al contrario, preferivano scambiarsi, l’un l’altro, un vaso pieno di miele, datteri e fichi secchi, come a dirsi: “spero che l’anno nuovo possa esserti dolce”. Il tutto accompagnato da qualche foglia di alloro, simbolo di fortuna e felicità.
Vorresti vedere questa mostra? Espone gli scatti dei più grandi fotografi del ‘900, invitando a riflettere sul tema dello specchio e del doppio,[...]
Una festa antica ma che insegna molto quella dei Lucaria che a metà luglio era dedicata alle divinità che proteggevano i boschi, ecco[...]
Era il 64 d.C. e nel bel mezzo dell’estate Roma fu colpita da un terribile incendio, tramandato ai posteri anche per le accuse[...]
È davvero incredibile quello che è stato ritrovato a Palazzo Nardini. Durante un lavoro di restauro al palazzo è stato ritrovato un affresco[...]
Il Museo di Roma in Trastevere ospita la prima retrospettiva italiana della nota artista di origine camerunense Angele Etoundi Essamba, da sempre impegnata[...]
Erano i giochi pubblici più famosi di tutta Roma e per un’intera settimana animavano la città e la sua arena di tantissime attività,[...]
28Il palazzo della Cancelleria di Roma ospita una mostra multimediale per scoprire le invenzioni del genio di Leonardo Da Vinci per un viaggio[...]
Artiste romane e le loro opere realizzate tra il 1910 e il 1940 sono protagoniste della mostra che è visitabile al Casino dei[...]
Fors Fortuna era la divinità del caso e del destino e nell’Antica Roma veniva celebrata con un rito e un culto che è[...]
Finalmente è arrivata l’estate e quale modo migliore c’è d’inaugurarla se non a suon di musica? Ecco tre canzoni romane sulla bella stagione![...]
La Galleria d’Arte Moderna ricorda le opere che Keith Haring realizzò durante la mostra che tenne 40 anni fa al Palazzo delle Esposizioni[...]
Al Forum Austriaco di Cultura è stata esposta “Petunia Carnage”, un’affascinante esposizione fotografica che per l’osservatore può essere un ottimo spunto di riflessione.[...]
I romani tenevano molto a questa festa, perché celebrava una divinità particolarmente cara alla città, ovvero la dea del focolare, Vesta. Ma in[...]
La Sacrestia del Borromini, all’interno della Chiesa di Sant’Agnese in Agone in Piazza Navona ospita la nuova edizione del Capriccio Italiano Festival 2024[...]
Sala gremita, emozioni e pubblico delle grandi occasioni per la Premiére del lungometraggio “In viaggio con Lei” del regista Gianluca Gargano, organizzata dall’Italia[...]