Roma sotterranea, un viaggio nelle viscere della Trastevere nascosta | Roma.Com

Roma sotterranea, un viaggio nelle viscere della Trastevere nascosta

I sotterranei di Napoli sono famosi in tutto il mondo,  una vera e propria città sotto terra, in cui durante la guerra trovarono rifugio moltissime persone; anche a Roma però ci sono vere e proprie cattedrali sotto terra, proprio nelle viscere di Trastevere, lo sapevi?

Ve l’aspettavate una Trastevere sotterranea?

Chi nel mondo non conosce la bellezza di Roma? Il Colosseo, via dei Fori Imperiali, Piazza Venezia, via del Corso, Piazza del Popolo, il Pantheon, Piazza Navona e poi le chiese, San Pietro, San Paolo, le varie basiliche dedicate a Santa Maria. I musei, le sculture all’interno di Palazzi storici come quelli del Quirinale o quello del Vittoriano; poi la Roma medievale con le sue torri, come quella di Largo di Torre Argentina o i parchi cittadini, veri polmoni verdi della Città in cui trovare pace e tranquillità lasciandosi avvolgere dalla natura. Infine i territori internazionali come il Vaticano o extraterritorialità dei Cavalieri di Malta, che rendono Roma l’unica città ad essere capitale di tre stati! Mejo fermasse qui, che artrimenti non finiremmo ppiù…ma c’è una parte della Capitale, che rimane nascosta ai più e che non tutti sanno esistere: la Roma sotterranea. Infatti non solo a Napoli esistono enormi spazi sottoterra utilizzati nel tempo per svariati motivi, ma anche nella Capitale, sotto al suo rione più rappresentativo, quello di Trastevere. Iniziamo questo viaggio!

San Crisogono, una delle più antiche chiese romane

A pochi passi dalla perla del Tevere, l’isola Tiberina tra viale Trastevere e via della Lungaretta sorge la chiesa di San Crisogono. La sua facciata barocca tradisce in un primo momento la sua antichità che invece risale ai primi secoli dopo Cristo, esattamente al 300 circa. È tra le più antiche chiese di Roma, tanto che chi l’amministrava veniva chiamato nei primi concili teologici e ad oggi è sede di un titolo cardinalizio. La struttura di questa prima chiesa nasce sopra le rovine di una domus romana e la sua dedica a Crisogono nutre ancora dubbi tra gli studiosi, se faccia riferimento all’antico proprietario del terreno dove sorgeva la casa o se si riferisce al santo martirizzato ad Aquileia durante le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano. Ad ogni modo i suoi sotterranei sono stupefacenti in quanto si può ripercorrere gran parte dell’antica basilica minore, ricostruita a un livello superiore nel XII secolo e poi restaurata ancora una volta nel periodo barocco. Le sue colonne interne derivano tutte da antiche spoliazioni di altri monumenti, mentre il pavimento vero pregio dell’artigianato marmoreo romano è ancora intatto. Nei sotterranei inoltre sono ancora conservati antichi affreschi che raffigurano il Papa Silvestro mentre cattura un drago e altri soggetti come San Pantaleone, San Benedetto e San Placido.

Santa Cecilia, romana de Roma e patrona della musica

Proprio dove sorgeva la casa della martire romana Cecilia oggi sorge la sua chiesa. Questo luogo fu anche dove la santa subì il martirio, fra i più cruenti probabilmente nella storia del Cristianesimo. Anche questa chiesa è una tra le più antiche di quelle che sorgono a Roma, infatti San Gregorio la fece costruire nel VI secolo dopo Cristo. Nei suoi sotterranei è possibile accedere alla cripta in cui si trova il calidarium in cui Santa Cecilia fu condannata ad essere rinchiusa per essere soffocata dai fumi caldi del vapore, solo una parte del suo martirio. Oltre a questo, scavi di inizi novecento trovarono una vera e propria domus convertita successivamente in un insula ovvero quella che al giorno d’oggi potrebbe essere un condominio, testimonianza di una Roma antica già molto urbanizzata e probabilmente con problemi di sovraffollamento. Lo splendido altare con baldacchino e soprattutto la statua di Stefano Maderno che ritrae la santa nella posizione in cui venne ritrovata nel 1599, quando il corpo della santa venne riesumato sono solo due dei capolavori presenti all’interno di questa basilica. La maestria dello scultore svizzero riporta tutta la delicatezza di questa donna e la sua fede incrollabile simboleggiata dalle dita delle due mani che indicano uno e tre, proprio come il dogma cristiano della Trinità.

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