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Sarà attiva fino al 5 marzo 2022 la mostra di Antonio Pronostico nella capitale, dal titolo “Seduta di coppia”: di cosa si tratta? E quali altre opere dall’artista si possono ammirare a Roma?

È noto al grande pubblico come una delle matite più interessanti del panorama artistico contemporaneo: Antonio pronostico arriva a Roma con una personale dedicata all’amore e alle relazioni, al vissuto quotidiano delle coppie, disegnato e accompagnato dalle sedie. I due protagonisti delle opere sono, infatti, ritratti sempre su una seduta in diverse posizioni. L’esposizione sarà attiva fino al 5 marzo 2022 presso la Galleria Rosso20sette. Ma chi è l’artista?
Premiato da Artribune nel 2021 come miglior illustratore dell’anno, per il suo autoritratto agli Uffizi di Firenze, e diversi graphic novel, Antonio Pronostico ispirato dal pop anni ’80 già durante l’adolescenza, incontra la matita e la passione, prima per il fumetto poi per il disegno, già da giovanissimo. Come racconta in un’intervista, è nei versi malinconici di Piero Ciampi e negli amori che ritornano di Venditti, che trae materia per le sue storie su carta.

Classe 1987 Antonio Pronostico porta in scena, dunque, l’amore, e lo fa in una delle cornici più romantiche della penisola, la città di Roma, in maniera del tutto inedita e particolare, adagiando cioè i soggetti di questo racconto su una sedia, spesso molto scomoda. Perché? L’artista mette in scena gli innamorati, nelle più disparate attività (c’è chi prende un libro, chi dorme, chi amoreggia), su una sedia, perché questa, soprattutto recentemente, si è svuotata del ruolo che aveva, andando a configurarsi più che come oggetto funzionale, come un orpello. Inghiottiti dalle serie di Netflix, dai film e dai programmi tv, le coppie orbitano sempre intorno al divano e le sedie sono ormai diventate gli spazi vuoti di una casa. Spesso inghiottiti dalla fretta, non abbiamo neanche più il tempo di mangiare, stando comodi su una sedia. Dunque, Antonio Pronostico riporta la vita laddove la vita ha smesso di posarsi. Insieme, fa incontrare e collimare, nel concetto di quotidiano, tanto l’oggetto sedia quanto l’amore. Anche l’amore, a suo modo, ha perso il suo attaccamento al reale, trasformandosi in qualcosa di più illusorio, perfetto, e tuttavia vuoto. Restituire alla sedia il suo uso diventa quindi, in un certo senso, l’occasione di restituire anche all’amore il suo significato più prossimo. L’amore è anche scomodo, l’amore è anche imperfetto, l’amore di tutti i giorni è fatto di piccoli sprazzi di normalità.

Altra domanda interessante, infine, è quella sullo strumento che per lo più utilizza Pronostico: la matita.
Sebbene, in qualche novella l’autore sostituisca il tratto della mina colorata con la tavoletta digitale, a più riprese egli afferma che ha sempre preferito l’utilizzo dell’analogico. Questo perché l’imperfezione della matita, la sua capacità di sfumare, non può essere certo sostituita dal digitale che allora, come dice, è piuttosto un’alternativa, non una vera e propria sostituzione, ma l’opportunità di arrivare dove la matita non può spingersi.
Concludendo, vi segnaliamo un’altra sua opera, stavolta sui muri della periferia di Roma sud, all’interno del tunnel che attraversa il Raccordo Anulare al km 42,600, e che connette Morena a San Giovanni, quindi al centro cittadino. Realizzata insieme ad altri quattro artisti (Manfredi Ciminale, Dario M. Duluoz, Martoz e Shone) si trattava di una riqualificazione che riscosse molto successo nel 2016, donando a quel tratto di strada, e di città, preziosi e bellissimi murales colorati.

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