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Volevi nasconderti, ma t'abbiamo trovato: tanti auguri Elio Germano!


Promessa mantenuta del cinema italiano, l’attore romano Elio Germano, dopo aver incantato tutti anche quest’anno col film “Volevo nascondermi”, compie 40 anni! 

Chi è Elio Germano

Sta per finire l’estate, a Roma i favolosi anni ’80 suonano al ritmo della musica dance del Much More, del Piper, di Cucchetti, di Casalini; è il 25 settembre e mentre il mondo piange la scomparsa di uno dei più grandi batteristi della storia del rock, John “Bonzo” Bonham dei Led Zeppelin, dal “piede destro più veloce di quello di un coniglio”, come amava dire Jimi Hendrix, nasce Elio Germano, da una famiglia d’origine molisana. A soli 8 anni, il promettente attore romano, fa la sua prima fortunata apparizione nello spot pubblicitario di una celebre marca di pandoro: per il debutto televisivo il passo è breve e pochi anni dopo, all’età di 12 anni, di fronte alla macchina da presa, è pronto a recitare nella commedia Ci hai rotto papà, di Castellano e Pipolo, nel ruolo di “Cotoletta”, intraprendente ragazzino milanese.

Durante gli anni del liceo scientifico al G.B. Morgagni di Roma, quartiere gianicolense, studia recitazione al Teatro Azione e le sue aspirazioni artistiche si fanno sempre più evidenti: un altro spot tv (stavolta della Kinder), la fondazione del gruppo musicale rap Bestierare e, proprio in tournée col maestro Cobelli, la decisione di lasciare il palcoscenico teatrale, per il set cinematografico.

La carriera come attore

Elio Germano ha quasi vent’anni e le sue performance già si impongono, nel panorama del cinema italiano: prima il ruolo di protagonista ne Il cielo in una stanza dei fratelli Vanzina, film che ne sancisce l’avvio alla carriera cinematografica; poi la chiamata di Ettore Scola per Concorrenza sleale.
Liberi di Tavarelli, Che ne sarà di noi di Veronesi, Romanzo criminale di Placido, questi sono solo alcuni dei film che lo vedono in scena. Al cinema affianca partecipazioni in fiction televisive e non passa molto tempo dai suoi primi riconoscimenti. È il 2007, quando all’età di 27 anni, Elio Germano vince il primo David di Donatello e il Globo d’oro della Stampa Estera al miglior attore rivelazione, per il film Mio fratello è figlio unico. L’attore romano sembra irrefrenabile, i meriti si susseguono velocemente, e nel 2010 riceve, oltre il secondo David di Donatello e il Nastro d’argento come miglior attore protagonista, la Palma d’oro per la miglior interpretazione maschile al 63° Festival di Cannes, col film La nostra vita di Lucchetti. Prima di lui, nel lontano 1987, l’ultimo italiano ad essersela aggiudicata era stato Mastroianni!

La notorietà di Elio Germano è in continua ascesa, ogni anno una pellicola diversa e nuove onorificenze da aggiungere, come quelle per l’interpretazione di Pietro in Magnifica presenza di Ferzan Özpetek. Le doti attoriali di Elio Germano sono indiscutibili e nel 2014 incanta nuovamente gli spettatori, vestendo i panni del poeta Giacomo Leopardi, ne Il giovane favoloso. Come ennesima dimostrazione della sua naturale capacità interpretativa, Elio Germanio porta a casa il terzo David di Donatello per il miglior attore protagonista, il Premio Pasinetti alla 71ª Mostra internazionale del cinema di Venezia e il Nastro d’argento come personaggio dell’anno.

Elio Germano, Il giovane favoloso (e riservato)

Non a caso, oltre l’ammirazione e l’apprezzamento del pubblico, per la sensibilità dell’arte recitativa e la versatilità con cui riesce a calarsi perfettamente nei personaggi, i critici ritengono sia, attualmente, uno degli attori italiani di maggior talento. La riprova, negli ultimi mesi, col film Volevo nascondermi in cui, la magistrale attitudine espressiva di Elio Germano riesce a misurarsi perfettamente con la vita e la produzione artistica del pittore e scultore italiano Antonio Ligabue, conquistando uno dei premi più ambiti del Festival di Berlino, l’Orso d’argento per il miglior attore.
Elio Germano è insomma una punta di diamante romana e tutta particolare! Molti di voi sapranno, infatti, della sua estrema riservatezza: nonostante la fama, il neo-quarantenne continua a vivere nel quartiere periferico di Roma in cui è nato e cresciuto (al Corviale, sembrerebbe), non facendo trasparire nulla della sua vita privata. La sua intimità è direttamente proporzionale al suo grande successo e di notizie, sulla sua quotidianità, neanche l’ombra. Complice l’assenza volontaria dai social, scelta piuttosto eversiva rispetto a molti suoi colleghi, il pluripremiato attore romano evita di sbottonarsi persino durante le interviste, quasi fosse uno scrigno chiuso a chiave. “Un antidivo” per eccellenza, sostengono molti o forse semplicemente un amante dell’essere più che dell’apparire. Colto ma schivo, grande appassionato di filosofia, Elio Germano non si racconta mai del tutto, rendendo sempre più fitto l’alone di mistero intorno alla sua vita fuori dalle scene.