La chiesa di San Giovanni Decollato e l’assistenza ai condannati a morte
La chiesa di San Giovanni Decollato era gestita dall’omonima confraternita che assisteva i condannati a morte, invitandoli al pentimento e seppellendo i cadaveri.[...]
È una costruzione che appartiene al 300 e che è stata realizzata sull’attuale Via Appia Antica. è un edificio davvero affascinante ma allo stesso tempo è anche un importante luogo di culto, che custodisce al suo interno molte reliquie. Avete mai visitato la Basilica di San Sebastiano fuori le Mura?
È una destinazione turistica per molti e un luogo di culto per altri. È la culla del cristianesimo e la città in cui abita il Papa e di conseguenza è un’importante meta di pellegrinaggio. Ogni anno attira infatti l’attenzione di migliaia di pellegrini che vengono a Roma con lo scopo di fare visita alle sue tante chiese e di pregare chi vi riposa.
Sono luoghi di silenzio e custodi della storia, ma sono talmente misteriosi che a volte riescono a essere anche davvero affascinanti, esattamente come lo è pure la Basilica di San Sebastiano fuori le Mura. È un costruzione che si trova al III miglio della Via Appia Antica, nell’esatto luogo in cui secoli fa è stato seppellito San Sebastiano. Per raggiungerla bisogna quindi spostarsi di qualche chilometro da Roma, ma si merita sicuramente una visita, almeno una volta nella vita.
È una costruzione tanto elegante quanto suggestiva, che è stata realizzata nel 300 in onore del Santo, che è stato seppellito nelle catacombe e che si trovano proprio sotto la chiesa. Chiaramente però oggi non ha più il suo aspetto originario, dato che nei secoli è stata restaurata tante volte, fino a diventare quella che vediamo ora.
Un tempo la Basilica di San Sebastiano fuori le Mura non era conosciuta con il nome che ha oggi. Si chiamava infatti “basilica apostolorum” perché sembra che per qualche tempo le sue catacombe abbiano ospitato i corpi dei Santi Pietro e Paolo.
Effettivamente la cosa è più che possibile, dato che quella in cui erano stati riposti i corpi era una vasta zona funeraria nelle quale, ai tempi delle persecuzioni, erano stati seppelliti i corpi di molti fedeli alla religione cristiana, tra cui anche quelli di diversi martiri come ad esempio lo stesso San Sebastiano, sebbene quest’ultimo abbia subito alcuni spostamenti nel tempo.
Per diversi anni il corpo del Santo era stato infatti trasferito nella Basilica di San Pietro, ma poi nel 1200 era stato definitivamente riposto nella Basilica a lui dedicata.
Oggi è un ambiente nel quale si respira un’atmosfera di pace e un luogo particolarmente affascinante, che nel 1600 è stato reso come lo vediamo oggi dagli architetti Ponzio e Vasanzio. Sono stati loro a lavorarne le facciate e il soffitto in legno che mostra gli stemmi del cardinale Borghese e di Gregorio XVI Cappellari, che hanno permesso il restauro della basilica. Sono stati sempre Ponzio e Vasanzio a costruire poi l’elegante Cappella Albani, che conserva le opere degli artisti Passeri e Ghezzi.
Probabilmente però il pezzo forte dell’edificio è un busto in marmo che raffigura Cristo e che è l’ultima opera di Gian Lorenzo Bernini. È un vero capolavoro.
Vale quindi davvero la pena visitare la Basilica con tutte le sue opere, che compongono un grande patrimonio artistico. Valorizzano molto la struttura, che già di per sé ha un importante valore, anche solamente per le reliquie che custodisce.
In una sua cappella si trovano per esempio delle impronte dei piedi che sembrano appartenere a Cristo, oltre alla colonna in cui è avvenuto il martirio di San Sebastiano e a una freccia con la quale è stato colpito. È quindi un luogo davvero sacro per i fedeli.
La chiesa di San Giovanni Decollato era gestita dall’omonima confraternita che assisteva i condannati a morte, invitandoli al pentimento e seppellendo i cadaveri.[...]
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