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Mario Monicelli, cinque curiosità sul regista romano

foto di: Immagini prese dal web

Massimo esponente della commedia all’italiana, Mario Monicelli oggi avrebbe compiuto 107 anni! Vediamo cinque curiosità su di lui…

1 – Il dubbio sulle origini romane

Mario Monicelli nacque a Roma, e forse questo già lo sai. In particolare, però, nel quartiere Prati, in via della croce. Quello che forse non sai è che sul luogo natale di questo regista ci furono, nel corso del tempo, forti dubbi. Prima di stabilire la capitale come città in cui fu dato alla luce, infatti, alcuni sostenevano che fosse nato a Viareggio, probabilmente per il legame che, con Viareggio, lo stesso Monicelli non nascose mai.

2 – L’avvenimento che segnò la sua vita

Sebbene la sua carriera fu ricca di soddisfazioni e riconoscimenti, tra cui sei candidature agli oscar e, nel 1991, il Leone d’oro alla carriera alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, la sua vita privata fu segnata per sempre da un evento: il suicidio del padre, Tomaso Monicelli, noto giornalista e scrittore antifascista. Dalle sue parole si evince che a trovare il cadavere fu proprio lui, nel bagno di casa. Il padre s’era ucciso con una rivoltella, e Monicelli aveva appena trent’anni.

3 – Le collaborazioni

Mario Monicelli, grazie al suo genio e al suo lavoro, collaborò con i più importanti attori italiani. Tanto per dirne qualcuno: Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Anna Magnani e Gigi Proietti. Ti basti pensare che nel 1958 riuscì a riunire un cast eccezionale, per l’epoca: insieme, sulla stessa pellicola, Mastroianni, Gassman, Totò e la Cardinale.

4 – La rivoluzione al cinema

Ed è allora proprio di questa pellicola che dobbiamo dire qualcosa. Perché I soliti ignoti fu una rivoluzione per quegli anni. Può essere considerato, ancor oggi, il primo vero film del filone della commedia all’italiana. Il primo in cui, tra l’altro, si verifica una morte. Fu questo cult cinematografico ad inaugurare, e legare, Gassman al grande schermo. Per arrivare oltre i confini italiani, però, e sconvolgere il pubblico internazionale bisognerà aspettare ancora un anno, e il suo film considerato un capolavoro: La grande guerra.

5 – Monicelli talent scout e cavaliere

Insieme a scoprire e dar voce al lato comico di Sordi e di Gassman, con cui non smise mai di lavorare, Mario Monicelli scoprì e portò in scena tre volti femminili assoluti del cinema italiano: Stefania Sandrelli, Ornella Muti e Laura Morante. Infine, forse poca nota, c’è una parte curiosa della vita di questo regista. Dal 1940 al 1943, in pieno secondo conflitto mondiale, venne arruolato in cavalleria, per diventare poi segretario dell’attrice Maria Mercader, moglie di Vittorio De Sica.