La fontana del Tirreno presso l’Altare della Patria
La fontana del Tirreno è una delle due fontane, perfettamente simmetriche, ai lati della grande scala centrale del monumento a Vittorio Emanuele II.[...]
Ha riaperto al pubblico l’8 dicembre, dopo 14 anni! Cosa sono la Serra Moresca e la Grotta artificiale di Villa Torlonia?
Dopo due fasi di restauro durate 14 anni, e un recupero attento al dettaglio, il complesso della Serra Moresca, edificio di Villa Torlonia in condizioni di forte degrado, è tornato l’8 dicembre 2021 alla sua originaria bellezza. La struttura che Giuseppe Jappelli aveva pensato, disegnato, progettato e infine realizzato nel 1839, è di nuovo riaperta al pubblico e visitabile, riqualificata nell’assetto originario (dal 2007 al 2013) e nell’uso (dal 2013 al 2021), come spazio museale.
Ma di cosa si trattava esattamente?
Come dice il nome, si trattava di una vera e propria serra, e tuttavia nelle fattezze l’architettura di questo edifico era piuttosto particolare. Il termine “moresca” si riferiva, infatti, allo stile utilizzato nella creazione del complesso, ovvero lo stile moresco. Un tipo di arte islamica che, sviluppatasi tra la fine dell’XI e del XV secolo nell’area del Mediterraneo occidentale, in particolare in Andalusia (Spagna) e nel Maghreb, amava utilizzare linee severe ma essenziali; cupole formate da archi intrecciati e ornati riccamente; e, sopratutto, gli antichi capitelli romani.
La scelta di queste architetture, molto particolari per l’epoca, andava ricercata principalmente nella volontà di Jappelli, e del suo collaboratore Caneva, di riproporre all’interno di Villa Torlonia un motivo ornamentale che richiamasse il periodo del poeta Ludovico Ariosto, autore dell’Orlando Furioso. D’altra parte, la stessa cosa era stata compiuta, tempo prima, all’interno dei giardini del Regno Lombardo-Veneto.
Ma cosa è possibile vedere oggi? Cosa resta di quella struttura?
Recandovi a Villa Torlonia, subito dopo la Casina delle civette, fortunatamente sono molte le cose che troverete intatte, a partire dall’ingresso della Serra. È da qui che, solitamente, comincia la visita: dal padiglione da giardino, dalle vetrate policrome che fanno da cornice alla fontana interna, di nuovo attiva, e dalla raccolta di palme, agavi e aloe, nel rispetto della vocazione originaria dell’ambiente.
Proseguendo, entrerete nella Grotta artificiale, uno spazio pensato come luogo della Ninfa (come specificato dalla scritta Nymphae Loci), e riportato ad antico splendore con le sue cascatelle e laghetti, pieni di ninfee e fiori di loto. Sarete portati insomma laddove, secondo Jappelli, si sarebbe destata la meraviglia negli occhi del pubblico. Infine, concluderete con la Torre, le sue ampie finestre a vetrate colorate e le pareti completamente decorate da stucchi di vari colori. Era qui che un tempo, a ridosso delle pareti, erano sistemati i sedili in tessuto di Damasco; un divano che si trasformava in un baldacchino; e l’oro e l’argento degli stucchi, alternati a sfondi cremisi e blu oltremare.
Concludendo, inserito nel circuito Musei di Villa Torlonia, il complesso della Serra Moresca sarà aperto al pubblico dalle 10 alle 16, dal martedì alla domenica, almeno fino al 31 marzo. Dal 1 aprile al 30 settembre, l’orario sarà invece 10-19, con chiusura a luglio ed agosto.
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