Niccolò Fabi, le canzoni più toccanti del sensibile artista romano
La sua è tra le penne più profonde della musica italiana, scopriamo le canzoni più toccanti di Niccolò Fabi, che si appresta per[...]
Sono passati 101 anni dalla nascita dello scrittore preferito dai bambini, il poeta Gianni Rodari. Per l’anniversario, ricordiamo allora chi era, attraverso alcune delle sue filastrocche su Roma.
Tutti gli adulti sono stati bambini, ma pochi di loro se ne ricordano: se dovessimo descrivere Gianni Rodari partiremmo esattamente da questa citazione, tratta dal Piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry. Perché, in fondo, è proprio grazie a questo incredibile scrittore piemontese che in Italia arrivò la più grande raccolta di racconti, storie e filastrocche di letteratura per bambini. Cosa poteva spiegare meglio la purezza dei bambini, tirare fuori la loro ricchissima immaginazione, se non le parole di Gianni Rodari? A 101 anni dalla sua nascita, abbiamo allora la necessità di ricordare uno dei più grandi poeti del tema “fantastico“ italiano, nonché unico vincitore del prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 1970. Qui, una poesia ed una delle più belle Favole al telefono ambientata nella capitale…
Signori e signore,
venite a visitare
il museo degli errori,
delle perle più rare.
Osservate da questa parte
lo strano animale gato:
ha tre zampe, un solo baffo
e dai topi viene cacciato.
Nel secondo reparto
c’è l’ago Maggiore:
provate a fare un tuffo,
sentirete che bruciore.
Ora tenete il fiato:
l’eterna “roma” vedremo
tornata piccola, piccola
come ai tempi di Romolo e Remo.
Per colpa di una minuscola
la storia gira all’indietro:
questa “roma” ci sta tutta
sotto la cupola di San Pietro.
(Fonte: Internazionale)
Una mattina il filobus numero 75, in partenza da Monteverde Vecchio per Piazza Fiume, invece di scendere verso Trastevere, prese per il Gianicolo, svoltò giù per l’Aurelia Antica e dopo pochi minuti correva tra i prati fuori Roma come una lepre in vacanza.
I viaggiatori, a quell’ora, erano quasi tutti impiegati e leggevano il giornale, anche quelli che non lo avevano comperato, perché lo leggevano sulla spalla del vicino. Un signore, nel voltar pagina, alzò gli occhi un momento, guardò fuori e si mise a gridare:
“Fattorino, che succede? Tradimento, tradimento!”
Anche gli altri viaggiatori alzarono gli occhi dal giornale, e le proteste diventarono un coro tempestoso:
“Ma di qui si va a Civitavecchia!”
“Che fa il conducente?”
“E’ impazzito, legatelo!”
“Che razza di servizio!”
“Sono le nove meno dieci e alle nove in punto debbo essere in Tribunale, – gridò un avvocato, – se perdo il processo faccio causa all’azienda.”
Il fattorino e il conducente tentavano di respingere l’assalto, dichiarando che non ne sapevano nulla, che il filobus non ubbidiva più ai comandi e faceva di testa sua. Difatti in quel momento il filobus uscì addirittura di strada e andò a fermarsi sulle soglie di un boschetto fresco e profumato.
“Uh, i ciclamini” – esclamò una signora, tutta giuliva.
“E’ proprio il momento di pensare ai ciclamini” – ribatté l’avvocato.
“Non importa, – dichiarò la signora, – arriverò tardi al ministero, avrò una lavata di capo, ma tanto è lo stesso e giacché ci sono mi voglio levare la voglia dei ciclamini. Saranno dieci anni che non ne colgo.”
Scese dal filobus, respirando a bocca spalancata l’aria di quello strano mattino e si mise a fare un mazzetto di ciclamini.
Visto che il filobus non voleva saperne di ripartire, uno dopo l’altro i viaggiatori scesero a sgranchirsi le gambe o a fumare una sigaretta e intanto il loro malumore scompariva come la nebbia al sole. Uno coglieva una margherita e se la infilava all’occhiello, l’altro scopriva una fragola acerba e gridava:
“L’ho trovata io. Ora ci metto il mio biglietto, e quando è matura la vengo a cogliere, e guai se non la trovo.”
Difatti levò dal portafogli un biglietto da visita, lo infilò in uno stecchino e piantò lo stecchino accanto alla fragola. Sul biglietto c’era scritto: – Dottor Giulio Bollati.
Due impiegati del ministero dell’Istruzione appallottolarono i loro giornali e cominciarono una partita di calcio. E ogni volta che davano un calcio alla palla gridavano: “Al diavolo!”
Insomma, non parevano più gli stessi impiegati che un momento prima volevano linciare i tranvieri. Questi, poi, si erano divisi una pagnottella col ripieno di frittata e facevano un picnic sull’erba.
“Attenzione!” – gridò ad un tratto l’avvocato.
Il filobus, con uno scossone, stava ripartendo tutto solo, al piccolo trotto. Fecero appena in tempo a saltar su e l’ultima fu la signora dei ciclamini che protestava:
– Eh, ma allora non vale. Avevo appena cominciato a divertirmi.
“Che ora abbiamo fatto?” – domandò qualcuno.
“Uh, chissà che tardi.”
E tutti si guardarono il polso. Sorpresa: gli orologi segnavano ancora le nove meno dieci. Si vede che per tutto il tempo della piccola scampagnata le lancette non avevano camminato. Era stato tempo regalato, un piccolo extra, come quando si compra una scatola di sapone in polvere e dentro c’è un giocattolo.
“Ma non può essere!” – si meravigliava la signora dei ciclamini, mentre il filobus rientrava nel suo percorso e si gettava giù per via Dandolo.
Si meravigliavano tutti. E sì che avevano il giornale sotto gli occhi, e in cima al giornale la data era scritta ben chiara: 21 marzo.
Il primo giorno di primavera tutto è possibile.
La sua è tra le penne più profonde della musica italiana, scopriamo le canzoni più toccanti di Niccolò Fabi, che si appresta per[...]
Tra i maestri della commedia all’italiana, Mario Monicelli ha lasciato ai posteri una filmografia molto ricca. Ecco quali sono le pellicole migliori del[...]
Roma non gli ha solo fatto da casa, ma è stata anche la scenografia di molti suoi film e il trampolino di lancio[...]
Una carriera trentennale, tante soddisfazioni, canzoni entrate nel cuore delle persone, interpretazioni da brivido: tutto questo è Giorgia, tra le voci più cristalline[...]
È una delle voci femminili più apprezzate in Italia e un’artista che con la musica ha spesso affrontato dei temi importanti, facendo da[...]
Le canzoni di Fabrizio Moro piacciono così tanto alla gente, che il suo pubblico lo chiama affettuosamente “il poeta di Roma”. Sono infatti[...]
È uno dei cantautori più amati di sempre e un artista che con le sue canzoni ha scritto una delle pagine più belle[...]
È talmente abile nella recitazione che le sue capacità gli permettono d’interpretare qualsiasi tipo di personaggio, sia comico o drammatico. Anche per questo[...]
Antonello Venditti è tra i cantautori italiani più influenti, punto di riferimento per molti colleghi della nuova generazione, scopriamo i brani più celebri[...]
Il suo modo di recitare ha conquistato così tanto, che l’ha portata a essere ritenuta nel mondo una vera maestra dell’interpretazione. Quali sono[...]
In occasione dell’anniversario della nascita ecco le opere più importanti di Pier Paolo Pasolini, tra i principali pensatori e artisti del secolo scorso,[...]
Bruno Conti ha indossato per ben 16 stagioni la maglia della Roma negli anni ’70 e ’80, conquistando da protagonista il secondo scudetto[...]
Ecco le migliori interpretazioni cinematografiche di Ornella Muti, attrice romana che ha lavorato con i più grandi registi italiani e non solo, tanto[...]
Con la sua musica Lucio Battisti non ha solamente scritto una delle pagine più importanti della storia del cantautorato italiano, ma anche una[...]
Nei suoi oltre venti anni di carriera Tiziano Ferro ci ha regalato brani iconici che sono entrati nell’immaginario collettivo, eccone alcuni e il[...]